Scanzo, aveva sparato alla ex moglie
Latitante per 9 giorni in camper a Lesmo

Salvatore D’Apolito aveva organizzato tutto, nel camper nascosto in una fitta boscaglia, c’erano una scorta di cibo e beni di prima necessità. Si è costituito venerdì 5 ottobre alle 21: «Sono dispiaciuto, mi sentivo un uomo solo».

Si è costituito, insieme al suo avvocato, al comando provinciale di via delle Valli a Bergamo alle 21 di venerdì 5 ottobre. Salvatore D’Apolito, il cinquantenne di origine foggiana che il 27 settembre scorso a Negrone ha sparato alla ex moglie tentando di ammazzarla.

Ai carabinieri ha raccontato di essere stanco della latitanza e dispiaciuto per quello che ha fatto. Si è giustificato dicendo che non aveva accettato la separazione e che si sentiva solo e abbandonato da tutti, isolato anche dai suoi famigliari.

Ha raccontato di aver passato la sua latitanza in un camper che aveva nascosto prima dell’azione omicida, in una fitta boscaglia a Lesmo. Il giorno del tentato delitto è partito da casa, a Villasanta in Brianza, con una Vespa ed è andato dalla moglie nascosto sotto casco e parrucca. Molto probabilmente pensava di aver ucciso la moglie e che nessuno lo avesse riconosciuto. Subito dopo aver sparato sei colpi si è diretto sempre in moto verso il camper già approntato per la latitanza e all’interno del quale è stato trovata anche la pistola usata per il delitto.

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