Scuola, beffa dei banchi al Manzù
I nuovi non arrivano, i vecchi in palestra

Dovevano arrivare il 9 settembre i nuovi banchi ma ancora non si vedono, quelli vecchi però sono ammassati in palestra, si parte scaglionati. Al liceo classico Sarpi bollini gialli per la tracciatura dei posti a sedere.

I 1.500 banchi nuovi dovevano arrivare il 9 settembre. Così il dirigente, Cesare Emer Botti, aveva fatto preparare tutto: i vecchi banchi accatastati nella palestra, le aule libere per poter ospitare quelli nuovi. Solo che la consegna annunciata dal Ministero non è mai stata effettuata e al liceo artistico Manzù, per ora, le classi sono vuote. «Abbiamo richiesto – spiega Emer – 1.500 nuovi banchi, per sostituire quelli che avevamo nelle classi. Li attendevamo per il 9 settembre, così ci eravamo organizzati e, anche con il supporto di manodopera professionale, avevamo svuotato le aule dai banchi presenti, portandoli nella palestra. Solo che la consegna non c’è mai stata, i banchi li stiamo ancora aspettando. Per ogni problema però c’è una soluzione, così ci siamo organizzati per iniziare l’anno in presenza e nel migliore dei modi: questa è la nostra priorità».

Al Manzù erano già arrivati 150 banchi con le rotelle, più piccoli di quelli che vengono utilizzati solitamente, da posizionare nelle succursali, «dove abbiamo aule più piccole – continua –. Per il momento li abbiamo spostati in sede e li useremo per accogliere i gruppi di studenti che inizieranno le lezioni in presenza. Abbiamo pensato di organizzare l’accoglienza in questo modo: lunedì verranno a scuola gli studenti delle classi prime, per la prima fase di accoglienza in cui ai ragazzi sarà fatta, a piccoli gruppi, formazione sulle procedure di sicurezza anti Covid e sulla didattica digitale integrata; il giorno dopo toccherà agli studenti delle seconde venire a scuola, quello dopo ancora saranno le terze e così via. Chi sarà a casa nel frattempo non sarà in vacanza, ma sarà in didattica digitale integrata. I banchi vecchi per ora sono accatastati in palestra, nell’attesa che l’ente gestore (la Provincia, ndr) decida dove posizionarli. L’importante comunque era partire in presenza».

Al Manzù il problema sono solo i banchi, perché le mascherine sono già arrivate. «Ne avevamo 8.000 – conclude Botti – in pacchetti da dieci. Ne abbiamo acquistate altri 7.000 anche noi, per cercare di tamponare eventuali necessità, e le abbiamo divise in pacchetti da dieci da distribuire a ogni studente, che così sarà apposto per le prime settimane. Nel frattempo, proprio oggi (ieri per chi legge, ndr) è arrivata anche una nuova fornitura del Ministero: le comunicazioni ci hanno avvisato che le forniture arriveranno a scadenza settimanale o quindicinale. Per pulire i banchi coinvolgeremo anche gli studenti: stiamo pensando di acquistare delle salviettine monouso con cui i ragazzi, finita la lezione, potranno igienizzare un minimo le superfici, fermo restando che ci saranno anche sanificazioni più approfondite da parte dei collaboratori scolastici».

Anche l’Istituto Paleocapa era in attesa di ottenere nuovi banchi, ma non tutte le scuole hanno evidenziato problemi con spazi e banchi: al liceo classico Sarpi spazi e strutture sono adeguate e potranno ospitare tutti gli iscritti. «Noi avevamo già tutti banchi monoposto – spiega il dirigente scolastico Antonio Signori –, tanto che, ancora prima che il Ministero desse la possibilità di acquistarne di nuovi, ne avevamo dati 100 a un’altra scuola che ne era sprovvista. Per le mascherine avevamo in dotazione quelle consegnate precedentemente dal Ministero, ma non erano sufficienti per tutti i ragazzi. Le distribuiremo lunedì: per ora abbiamo fatto pacchetti da sei mascherine l’uno, così i ragazzi saranno a posto per tutta la settimana. L’indicazione è che settimanalmente verranno fornite mascherine alle scuole: aspettiamo il prossimo blocco. Complessivamente con gli spazi siamo messi bene perché tutte le aule hanno ampi spazi. Abbiamo fatto un’operazione di tracciatura interna: ogni banco ha la gamba anteriore posizionata su un bollino giallo e per quest’anno rinunceremo alla rotazione delle classi che utilizzavamo negli anni scorsi, per abbinare ogni classe a una stanza».

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