Segnalati 93 infermieri non vaccinati. «Ma ne stimiamo 300»

Martedì il direttivo ratificherà le sospensioni. All’Asst Bergamo Ovest 13 casi.

Le ultime verifiche, i primi provvedimenti. La tornata iniziale dei nominativi di operatori sanitari non in regola con l’obbligo vaccinale - 788 quelli individuati dall’Ats di Bergamo - inizia a produrre effetti concreti. «Nel fine settimana abbiamo ricevuto dall’Ats la prima tranche di nominativi, sono 93 - spiega Gianluca Solitro, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Bergamo, 7 mila gli iscritti -. Sicuramente ne arriveranno altri, la stima è che potrebbero essere circa 300 in tutto gli infermieri non in regola. Ci siamo presi ancora un giorno (ieri, ndr) per essere sicuri che tutti i nominativi segnalati finora fossero effettivamente non in regola».

Questo pomeriggio, la seduta del Consiglio direttivo dell’Ordine ratificherà le prime sospensioni: «È una situazione a macchia di leopardo - prosegue Solitro -, sono professionisti che lavorano negli ospedali, sul territorio o liberi professionisti. Occorre garantire la sicurezza del cittadino, perché sia protetto rispetto alle persone che lo assistono. Gli infermieri che non si vaccinano, e che quindi vengono sospesi, producono anche un danno ai colleghi in regola, chiamati a un lavoro straordinario per sostituirli anche in estate, dopo quasi due anni senza sosta per la pandemia». Ultime verifiche in corso, sempre ieri, anche all’Ordine dei medici - seimila gli iscritti bergamaschi - sulla prima tornata con 15 nominativi che alla fine si è ridotta a dieci: tra questi per il momento non ci sono medici di base, probabilmente la figura più difficile da sostituire in caso di sospensione disciplinare.

«Aspettiamo altri nominativi, queste istruttorie inevitabilmente vanno per le lunghe», riflette il presidente Guido Marinoni. Sono una quindicina anche i nomi finora segnalati all’Ordine dei farmacisti di Bergamo. Sul fronte degli ospedali, sono 19 i nominativi finora giunti all’Asst Bergamo Est e 13 quelli arrivati all’Asst Bergamo Ovest mentre l’Asst Papa Giovanni, contattata, non ha fornito una risposta riguardo al proprio dato. Anche se non è fuori luogo ipotizzare che i non vaccinati possano essere soltanto alcune decine, comunque una percentuale marginale. Per quanto riguarda invece il privato accreditato, sono 13 i nominativi segnalati agli Istituti ospedalieri bergamaschi (Iob, gruppo San Donato) e 13 anche quelli segnalati per Humanitas Gavazzeni e Castelli. In tutti i casi, si tratta di elenchi che comprendono diversi profili professionali - medici o infermieri, oss o tecnici radiologi, per esempio - e tra la casistica più ricorrente c’è quella di donne che hanno scelto di non vaccinarsi perché in gravidanza o in cerca di una gravidanza (tema su cui inizialmente rimanevano alcuni nodi irrisolti).

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