Sei i ricoverati positivi al coronavirus
Tenda pre-triage davanti all’ospedale

Sono ancora ricoverati e le loro condizioni sono in continuo monitoraggio i tre pazienti risultati positivi nella giornata di domenica: si trovano nella Terapia intensiva del «Papa Giovanni» di Bergamo.

L’ospedale è l’unica struttura individuata nella Bergamasca come centro di riferimento provinciale dalla Regione Lombardia, avendo un reparto attrezzato di Malattie infettive per questo tipo di emergenze. Dopo la tragica notizia del decesso nella notte tra domenica e lunedì, tre sono i residenti nel territorio orobico risultati positivi al tampone: si tratta di un uomo di 83 anni, residente in città, in zona stadio, che era già ricoverato nei giorni scorsi al «Papa Giovanni XXIII» per sintomi sospetti e patologie respiratorie. In questo caso il responso positivo al test è arrivato domenica mattina e pare non si escluda che il contagio dell’uomo possa essere in qualche modo riconducibile al «percorso» della trasmissione del virus fatto dall’iniziale focolaio nel Lodigiano.

Il secondo paziente è invece arrivato al «Papa Giovanni» da Alzano Lombardo, trasferito domenica pomeriggio: è un cinquantaquattrenne residente a Nembro, che è arrivato domenica in ospedale con sintomi assimilabili a quelli del coronavirus e poi sottoposto al test che ha dato esito positivo. Il terzo bergamasco è invece un trentacinquenne di Seriate: è arrivato domenica pomeriggio al Pronto soccorso dell’ospedale «Bolognini», con pesanti difficoltà respiratorie: in serata è stato trasferito al «Papa Giovanni XXIII» di Bergamo.

Sono invece in discrete condizioni i tre abitanti di Soresina, risultati positivi al coronavirus che in questi giorni erano in vacanza in Trentino e sono stati trasferiti direttamente all’ospedale di Bergamo senza fare rientro nel paese di residenza, in provincia di Cremona. Nel frattempo è stata montata una tenda davanti all’ospedale «Papa Giovanni» per effettuare il pre-triage al fine di effettuare una «prima scrematura» degli ipotetici contagi. In questo modo sarà possibile fare un controlli prima che si entri dentro alle strutture, dividendo tra chi è un ipotetico affetto da coronavirus e chi si reca al servizio sanitario per altri motivi. Il tendone al momento non è ancora operativo ma predisposto in via precauzionale.

Resta però l’indicazione di non raggiungere l’ospedale, ma di chiamare il numero unico emergenze 112 e il numero verde 800 894545 dove risponde l’Unità di crisi di Regione Lombardia che può dare indicazioni e risposte in merito all’emergenza del coronavirus». La tenda, di dieci posti, è stata montata nella notte tra domenica 23 e lunedì 24 febbraio dalla Colonna mobile della Protezione civile dell’Ana di Bergamo.

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