Sentiero dei Vasi: via ai lavori
Tre gli step, pronto per l’estate

Bergamo, l’intervento dopo anni di incuria e abbandono. Si inizierà con la pulizia del bosco, poi i corsi d’acqua e l’antico percorso.

Se tutto andrà come previsto, la prossima estate potremo tornare a passeggiare sul sentiero dei Vasi. Si avvia finalmente verso il lieto fine una storia di incuria e abbandono che si trascinava da tempo. I lavori di recupero dello storico tracciato immerso nel verde, che collega Castagneta alla Ramera, prenderanno il via il 25 gennaio. Ottenuti i finanziamenti dalla Regione, il Parco dei Colli è pronto a partire. «Non c’è tempo da perdere – spiega Pasquale Bergamelli, responsabile del Servizio tutela ambientale del verde –, l’inverno è il periodo migliore per intervenire, il nostro obiettivo è poter riaprire il sentiero entro l’estate».

Cinque mesi di lavori, tre gli step previsti. «Inizieremo con il dirado forestale – continua Bergamelli –, abbattendo gli alberi malati e rimuovendo quelli caduti, lavoreremo in una fascia di venti metri a valle e venti a monte del tracciato poi passeremo all’intervento idrogeologico, saranno sistemati gli smottamenti e puliti gli alvei dei corsi d’acqua, infine metteremo mano al sentiero». Nell’ultima fase - per la quale il Parco dei Colli ha previsto uno stanziamento di 40 mila euro, in aggiunta ai 160 mila arrivati dalla Regione - si provvederà a sistemare i tratti dell’acquedotto medioevale rovinati dall’incuria e dalla caduta degli alberi, saranno posate staccionate a delimitare alcuni punti del percorso, e infine sarà rifinito il fondo del sentiero con una pavimentazione in terra battuta. Al lavoro una squadra di sei persone, che si serviranno di macchinari agili e leggeri. Verranno utilizzati piccoli trattori per rimuovere i tronchi e sistemare il terreno. «I Vasi sono in condizioni pessime dal punto di vista forestale – spiega il progettista Nicola Gallinaro –. Ci sono alberi vecchi e malati con grossi problemi di stabilità, tanti di questi sono caduti per via delle forti piogge ma anche per la vulnerabilità delle piante. Intervenire è assolutamente necessario per rendere il percorso sicuro e non solo per migliorarne l’estetica».

Nuove piante sostituiranno quelle rimosse. Mantenere la vegetazione in salute è fondamentale per evitare frane e smottamenti. A prevalere saranno le specie autoctone. Aceri, frassini, tigli, sorbi, ciliegi selvatici e carpini al posto delle robinie che hanno infestato la zona. Particolare attenzione ai pochi castagni in salute rimasti. Via i rovi e accurata pulizia del sottobosco. «Questa estate l’aspetto del bosco sarà certamente diverso – continua Gallinaro – non potremo mettere a dimora alberi troppo alti ma nel giro di qualche anno contiamo di ottenere un bel risultato».

Il recupero dei Vasi sarà possibile grazie anche alla collaborazione del Comune di Bergamo, che nei mesi scorsi ha realizzato opere di consolidamento e rimosso le frane più grandi. Decisivi gli accordi fatti con i proprietari dei terreni (non pochi, una quindicina) attraversati dal sentiero, che hanno concesso al Parco di intervenire sulle loro proprietà. «Il recupero interesserà l’intero tracciato, che misura un chilometro e 800 metri circa – spiega Angelo Colleoni, vicepresidente del Parco dei Colli –, e non sarà un lavoro spot. Ci prenderemo in carico controlli e manutenzione dell’area per i prossimi cinque anni. Una responsabilità aggiuntiva per il Parco ma non potevamo più aspettare. Era necessario restituire ai bergamaschi il sentiero dei Vasi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA