Sì ai fari, ma no al casco: stretta sui monopattini nel nuovo Codice della strada. Confisca dei «truccati»

Da mercoledì 10 novembre è legge il decreto «Infrastrutture». Cavillo del testo ne estende l’uso su statali e provinciali. Messina: «Per fortuna pochi incidenti, tanti i controlli».

Ci siamo. Dopo che per mesi si è discusso della necessità di dare una stretta e una regolamentazione all’uso – ormai diffusissimo – dei monopattini elettrici, oggi entra in vigore il decreto legge «Infrastrutture» (tecnicamente viene convertito in legge e diventa dunque effettivo), che comprende tutta una serie – una quarantina, per la precisione – di importanti novità per il Codice della strada. Tra queste spiccano appunto quelle legate all’uso dei monopattini, la cui diffusione anche a Bergamo è sotto gli occhi di tutti.

Queste le novità: i monopattini dovranno avere obbligatoriamente le luci (stop e frecce, oltre a luci anteriore e posteriore di sera e notte, quando sarà obbligatorio indossare anche il giubbotto o le bretelle catarifrangenti), i freni anteriori e posteriori, potranno viaggiare a una velocità massima di 20 chilometri orari sulle strade (ridotta rispetto agli attuali 25) e a 6 all’ora sulle piste ciclopedonali, mentre non si potranno usare sui marciapiedi. Inoltre i monopattini dovranno avere il marchio CE e non potranno avere posti a sedere né trasportare passeggeri, animali e oggetti. Giro di vite pesante anche per le sanzioni: fino a 400 euro, con la confisca del mezzo qualora dovesse emergere che è stato truccato o modificato.

Cosa, invece, non ha previsto il governo Draghi? Chi guida un monopattino non deve indossare il casco (tranne che non si abbia tra i 14 – la nuova età minima per l’utilizzo su strada – e i 18 anni) e il mezzo non dovrà avere la targa: aspetti, questi due, che nei mesi scorsi avevano generato qualche malumore. Per il casco da parte delle società di sharing, che ne hanno osteggiato l’introduzione, e per le targhe da parte delle persone coinvolte in incidenti con «pirati» poi fuggiti sul mezzo elettrico (casi che a Bergamo non si sono comunque mai verificati). Sempre sul tema incidenti, è stata rimandata al prossimo maggio la decisione sull’obbligo di assicurazione.

L’aspetto forse più eclatante riguarda però un cavillo nella formulazione del testo, che di fatto consente da oggi di viaggiare con il monopattino sulle strade statali o provinciali, a patto che non vi sia una ciclabile accanto alla carreggiata (caso piuttosto raro per questo genere di arterie stradali).

Le nuove norme entrano anche nel merito del noleggio con la formula dello sharing, già diffusa in città: ogni Comune deve infatti prevedere, con una specifica delibera, il numero massimo di licenze e di mezzi in circolazione e realizzare parcheggi ad hoc, meglio se non sui marciapiedi. Nel contempo, le società devono ora pretendere dai clienti una foto del punto in cui hanno posteggiato il mezzo. Un’altra svista ha di fatto esteso l’uso pressoché ovunque ai mezzi monoruota, hoverboard e segway. «L’uso del monopattino in città è in espansione – evidenzia Gabriella Messina, comandante della polizia locale –: come comando effettuiamo controlli ad hoc per il rispetto delle norme di circolazione e, d’ora in poi, applicheremo le nuove sanzioni previste. Per fortuna gli incidenti sono pochi, anche rispetto ai casi in cui sono coinvolti i velocipedi». Tra le novità al Codice della strada introdotte da oggi ci sono anche il raddoppio delle multe per chi parcheggia nei posti per i disabili, la possibilità per i disabili di parcheggiare gratis negli stalli blu, l’ufficializzazione dei parcheggi rosa per gravide e neomamme (finora previsti solo come cortesia dalle attività commerciali più grandi), l’estensione del divieto dell’uso alla guida anche a «smartphone, computer portatili, notebook e tablet e tutti quei dispositivi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante». Inoltre il foglio rosa viene esteso da 6 mesi a un anno e i tentativi per superare l’esame di teoria salgono da due a tre. Fino a 35 anni si potranno ottener fino a mille euro per pagare il 50% delle spese per conseguire la patente. Non da ultimo, sulle strade saranno vietate pubblicità con «messaggi sessisti, violenti, con stereotipi di genere, offensivi, lesivi del rispetto delle libertà individuali, dei diritti civili e politici, del credo religioso o dell’appartenenza etnica, oppure discriminatori per orientamento sessuale, identità di genere, abilità fisiche e psichiche».

Stretta poi anche per chi guida auto a noleggio: la responsabilità di eventuali sanzioni sarà d’ora in avanti tutta a carico del conducente e le società di car sharing non potranno più pagare le sanzioni direttamente. Nuovo obbligo, inoltre, anche per i Comuni, ora costretti a stilare e a pubblicare sul sito istituzionale una relazione annuale con l’indicazione precisa delle destinazioni dei proventi delle sanzioni al Codice della strada.

La principale novità per gli automobilisti sta però nel fatto che da oggi è obbligatorio dare la precedenza non soltanto ai pedoni che hanno già iniziato ad attraversare sulle strisce, ma anche a chi si sta semplicemente accingendo a farlo. Da ultimo, il governo Draghi ha sancito l’addio ai veicoli Euro 1, Euro 2 ed Euro 3, con un preciso calendario: i primi non potranno più circolare dal 30 giugno 2022, i secondi dal gennaio 2023 e i terzi dal gennaio 2024

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