Sicurezza, il piano dell’assessore Gandi
«Nucleo di 4 agenti in ogni quartiere»

Su «L’Eco» in edicola oggi, mercoledì 12 giugno, intervista al riconfermato vice sindaco: «Due agenti saranno deputati ai controlli e due alle pratiche amministrative, a presidio costante dei quartieri. Il servizio sarà avviato appena possibile e in base alle assunzioni che potremo fare».

«La sicurezza partecipata viene prima di taser e manganelli». Per il (riconfermato) vice sindaco di Bergamo Sergio Gandi – 50 anni, avvocato, nome-garanzia del Pd – la vittoria del centrosinistra a Bergamo è anche l’affermazione di un modello di sicurezza alternativo a quello salviniano. Lo racconta lo stesso assessore (Sicurezza e Bilancio le deleghe a lui affidate) in una lunga intervista pubblicata su «L’Eco di Bergamo» in edicola oggi, mercoledì 12 giugno. Eccone un’anticipazione: «Costituiremo delle Unità mobili di prossimità, nuclei di quattro agenti (due deputati ai controlli e due alle pratiche amministrative) a presidio costante dei quartieri. Il servizio sarà avviato appena possibile e in base alle assunzioni che potremo fare. L’obiettivo è estendere il servizio partito l’autunno scorso nei quartieri a sud della città e rimasto un po’ in stand by. Un furgone farà da ufficio amministrativo, gli altri due agenti si muoveranno nei quartieri a piedi, in bici o con un’autopattuglia».

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