Simone Cristicchi ricorda Fra Giorgio
«Il tuo sorriso illuminava il mondo»

Il cantautore Simone Cristicchi ha ricordato Fra Giorgio, i suoi abbracci, il suo sorriso, il suo spirito. In Fb un messaggio di grande affetto per il frate bergamasco Giorgio Bonati, morto in un incidente stradale, in Piemonte.

«Carissimo Padre Giorgio, dovevamo vederci a Milano per la presentazione del libro. Come sempre, quando vengo dalle tue parti. Non abbiamo fatto in tempo.Avevi un altro appuntamento, imprevisto...stavolta col Mistero. Mi mancheranno i tuoi abbracci infiniti, e quel sorriso che illuminava il mondo. Ti porterò con me. Ogni volta che canterò quelle canzoni che ami tanto. Grazie per tutto ciò che mi hai regalato. Per i semi che hai sparso in giro. Arrivederci». Un messaggio carico di affetto e di emozione quello del cantautore Simone Cristicchi nei confronti del frate bergamasco Giorgio Bonati, morto in un incidente stradale, in Piemonte

Venerdì mattina 15 novembre, mentre tornava verso Varese, (da cinque anni risiedeva alla comunità dei Cappuccini della città lombarda), Fra Giorgio è rimasto coinvolto in un grave incidente stradale, in autostrada, sul tratto fra Alessandria e Torino. Trasportato all’ospedale del capoluogo piemontese, per lui purtroppo non c’è stato niente da fare. Fra Giorgio aveva 55 anni ed era originario di Paladina. «È un dolore immenso – dice il parroco don Vittorio Rossi – sia per la sua famiglia sia per tutta la comunità, dove era conosciuto. Due anni fa avevamo festeggiato insieme i suoi 25 anni di ordinazione sacerdotale: era un figura carismatica, brillante, intelligente e di cuore. Tornava di frequente a Paladina per trovare la mamma». Lascia nel dolore la mamma Albina di 84 anni, due sorelle, Patrizia di 53 anni e Diana di 47 anni, e quattro nipoti. «Mancheranno i suoi abbracci – afferma con tenerezza il nipote Filippo – che riuscivano a trasmettere tanto affetto ed energia. Lui era una persona che comunicava sempre serenità e tranquillità».

Fra Giorgio aveva frequentato alle medie il Seminario di Albino e poi il liceo Classico a Varese. Dopo un anno di noviziato a Lovere, aveva seguito Filosofia per 3 anni a Cremona e 4 di Teologia a Milano. Il 12 giugno 1992 viene ordinato sacerdote e inizia il suo servizio prima come cappellano agli Ospedali Riuniti di Bergamo, poi a Crema, Milano e Roma. Successivamente per tre anni è stato alla Fraternità di Romena di Pratovecchio Stia (provincia di Arezzo) e negli ultimi 5 anni risiedeva alla comunità dei Frati Cappuccini di Varese, dove aveva portato l’esperienza spirituale di Romena e organizzava una volta al mese incontri anche dai Frati Cappuccini di Bergamo. Tra le sue passioni, c’erano anche il mare, l’Atalanta e la scrittura. La sua scomparsa improvvisa ha toccato profondamente tutta la provincia lombarda dei frati cappuccini.

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