Spaccio in Ciociaria, 36 arresti
Coinvolta anche la Bergamasca

Anche la provincia di Bergamo è stata interessata dal blitz antidroga scattato il 19 luglio tra Frosinone, Napoli, Latina e il Nord Italia.

Un vero supermarket della droga sul «modello Scampia» per spacciare in Ciociaria. A scoprirlo sono stati polizia e carabinieri che hanno arrestato trentasei persone, ventinove delle quali finite in carcere e sette ai domiciliari. Smantellata una capillare organizzazione con ben sette reti di spaccio, che si avvaleva anche di famiglie rom, compresi «baby-spacciatori», minori di 14 anni impiegati soprattutto come «vedette» e per confezionare le dosi.

Trecento uomini delle forze dell’ordine, con l’ausilio di unità cinofile e di due elicotteri (impegnati anche militari della Compagnia di Napoli Stella, di Bergamo e di Terracina, oltre ad agenti della Squadra Mobile di Roma e dei commissariati di Cassino, Fiuggi e Sora), hanno eseguito i provvedimenti firmati dal Gip del Tribunale di Roma, su richiesta della Dda di Roma.

È stato l’epilogo di una lunghissima indagine partita a luglio 2012 dopo l’arresto di un’insospettabile donna di 65 anni, residente a Frosinone, trovata in possesso di oltre 350 grammi di cocaina: era stata ingaggiata dall’associazione come custode della droga, destinata ad una delle tante basi di spaccio del sodalizio. Gli accertamenti avevano portato a scoprire la prima base di spaccio a Frosinone.

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