Spazi di co-housing e per i più piccoli
Bergamo, 5 milioni di euro da un bando

Il Comune di Bergamo si aggiudica un bando europeo per quasi 5 milioni di euro: spazi co-housing e hub per i più piccoli previsti nel progetto «CapaCityes».

Bergamo si aggiudica uno dei bandi europei più importanti e articolati, l’Uia, Urban Innovative Actions, un’iniziativa della Comunità Europea per testare nelle aree urbane soluzioni innovative per la rigenerazione territoriale e sociale. Il progetto si chiama «CAPACITyES», e assicura un importante finanziamento di 4,8 milioni di euro con il quale la città di Bergamo affronta il tema della povertà urbana, con un’attenzione specifica al diritto alla casa e all’educazione dei bambini. «La soluzione è un approccio integrato che include azioni di co-housing temporaneo per famiglie con bambini e un nuovo hub dedicato ai bambini che offrirà diverse proposte culturali, sportive ed artistiche, per esercitare pienamente il diritto alla partecipazione sociale e culturale nella comunità, riducendo così la povertà educativa infantile» spiega il Comune di Bergamo.

Il progetto prevede la riqualificazione di due beni immobili in condizioni di degrado che saranno progettati e gestiti in collaborazione con le famiglie coinvolte nel progetto, attraverso forme di partecipazione attiva, insieme alle reti sociali di quartiere, al fine di favorire il coinvolgimento dei cittadini e migliorare la coesione sociale. Il tutto con al centro la prospettiva dei bambini: lo spazio pubblico si disegna così intorno agli occhi e dal punto di vista dei più piccoli, che saranno protagonisti delle fasi di co-progettazione e di co-disegno degli spazi e delle iniziative.

Capofila del progetto vincitore è il Comune di Bergamo, che ha come partner la Cooperativa Sociale Ruah, la Cooperativa Sociale Patronato San Vincenzo, l’Associazione di formazione Professionale Patronato San Vincenzo, Purelab, Generazioni FA, CSI Bergamo, ISMU - Fondazione Iniziative e Studi sulla Multietnicità e Best Institute. Il budget del progetto è pari a 6 milioni di euro, di cui 4,8 saranno coperti appunto dal finanziamento ottenuto dall’Unione Europea.

«Attraverso il progetto, miriamo a rigenerare importanti spazi dell’area urbana (oltre 2000 mq), rendendola un luogo migliore in cui vivere, soprattutto tenendo conto del punto di vista dei bambini, le cui esigenze sono troppo spesso escluse dai processi di trasformazione delle nostre città. Non dimentichiamo quanto un progetto simile possa avere ricadute positive in termini di coesione e integrazione sociale, una delle sfide più ambiziose previste dal nostro programma per i prossimi 5 anni» spiega il sindaco Giorgio Gori.

Le principali azioni previste saranno queste:

SPAZIO CO-HOUSING INNOVATIVO (1.600.000 € di investimento per realizzazione spazio + 245.000 per arredamento): sito in via Borgo Palazzo, presso l’ex Osservatorio Femminile, ospiterà famiglie italiane e straniere, scegliendo principalmente tra le 800 persone iscritte nelle liste di attesa per l’edilizia popolare. Avranno spazi personali ed altri in condivisione. Il loro soggiorno temporaneo nell’housing sarà subordinato alla firma di un “CAPACITYES Agreement” bidirezionale, in cui i beneficiari dichiareranno di contribuire alla gestione della struttura, di partecipare a corsi di formazione professionale, di rispettare regole di convivenza condominiale, educazione civica, ecc. Durante la permanenza nel Co-Housing, le famiglie seguiranno corsi di formazione per l’apprendimento di competenze spendibili sul mercato del lavoro, guadagnandosi così la possibilità di accedere all’edilizia popolare convenzionale al termine dell’esperienza di co-housing.

HUB FOR KIDS CREATIVO (1.100.000 € di investimento per realizzazione spazio + 190.000 per arredamento): sito presso la cascina Serassi - si concentrerà sul miglioramento delle capacità cognitive e non cognitive dei bambini, proponendo attività artistiche, sportive e culturali, e spettacoli mirati a diversi tipi di persone suddivise per gruppi di età. I bambini beneficeranno di borse di studio culturali e didattiche, come aiuto economico che permetterà loro di frequentare diversi corsi (musica, danza, pittura, ecc.), di acquistare musica, ecc. o per consentire loro di partecipare a viaggi in classe. Le famiglie ospitate nel Co-Housing saranno coinvolte nella gestione dell’Hub per facilitare la partecipazione dei loro figli,accanto ai bambini provenienti dalle scuole cittadine. HubForKids ha l’ambizione di attrarre bambini da tutta la città in una logica di superamento della segregazione spaziale.

INSTALLAZIONI ARTISTICHE saranno situate all’interno della Co-Housing, all’interno dell’HubforKids, e lungo la strada lunga 1 km che collega le due strutture, stabilendo un legame fisico ed ideale tra le due strutture. Inoltre, tali installazioni saranno collocate anche in luoghi diversi, sia in periferia che in centro città, diventando un’unica grande installazione site-specific rivolta a collegare il centro e la periferia. Le installazioni esterne saranno grandi dipinti sulle facciate degli edifici ed opere d’arte all’interno degli spazi allestiti. Questa idea innovativa porta l’arte nella periferia, come mezzo di arricchimento estetico e culturale per le persone che vivono in condizione di povertà. Lo scopo di collegare il centro e la periferia con le installazioni è quello di creare pari opportunità per tutti i cittadini, facilitando una contaminazione incrociata.

INVESTIMENTI INFRASTRUTTURALI CO-PROGETTATI: la co-progettazione e la cogestione saranno applicate nella ristrutturazione di due edifici abbandonati. Il progetto unisce le persone e la gestione territoriale al fine di individuare e attuare soluzioni sostenibili che cercano di affrontare l’integrazione a lungo termine e rompere il cerchio dell’isolamento sociale e spaziale. Tutti gli interventi saranno realizzati attraverso un processo partecipativo, che consenta il coinvolgimento dei gruppi target, secondo un approccio dal basso verso l’alto. Il pieno coinvolgimento dei bambini anche durante le attività di co-design delle strutture arricchiranno la loro educazione formale e non.

La cittadinanza sarà coinvolta, anche con il supporto delle reti sociali dei quartieri di riferimento, nella progettazione di azioni attraverso percorsi di co-design così da rendere il progetto parte integrante della vita della città.

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