Stadio: al mercato si entra 38 alla volta
Due clienti per banco e varchi presidiati

Sabato 2 maggio riparte il mercato allo Stadio con 19 banchi alimentari.

Un’area perimetrata con 19 banchi e al massimo 38 clienti alla volta. Riparte così, in versione sperimentale, il mercato dello Stadio, nel rispetto delle prescrizioni di Regione Lombardia. I banchi tornano in piazza per la prima volta dopo il lock down: «Abbiamo deciso di partecipare alla sperimentazione – spiega il sindaco di Bergamo Giorgio Gori -. L’area mercatale è già cintata, avremo un unico varco diviso in due, per l’ingresso e l’uscita, la Polizia locale garantirà il rispetto di file distanziate ed eviterà assembramenti. A tutti i clienti ed operatori commerciali sarà provata la temperatura corporea. L’ingresso sarà consentito a una sola persona per famiglia, gli operatori potranno essere soltanto due per ogni banco. La distanza tra un banco e l’altro sarà di 3 metri e ogni operatore dovrà mettere a disposizione guanti e detergente per lavarsi le mani».

Tutto come da ordinanza firmata venerdì 24 aprile dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. Il tempo di confrontarsi con le associazioni di categoria e il Comune di Bergamo ha steso il piano organizzativo, compresa la nomina del «Covid manager» che sorveglierà sul rispetto delle regole (per Palafrizzoni sarà la responsabile dell’ufficio commercio).

Ma il primo a riaprire è a Scanzo

Ma i primi a riaprire saranno i banchi del mercato di Scanzorosciate, previsto per mercoledì 29 aprile, sempre nel rispetto delle regole a garanzia della sicurezza di cittadini ed operatori.

Con la consapevolezza di dover convivere con il coronavirus, si cerca una nuova normalità. Anche per andare al mercato. Regione Lombardia consente ai Comuni di sperimentare da oggi al 3 maggio. «Ma poi non si sa più nulla» spiega il sindaco Giorgio Gori. Sui prossimi mercati c’è quindi un grosso punto di domanda. Almeno per il Comune di Bergamo, che attende istruzioni regionali: «A meno che Regione esca con una nuova ordinanza entro giovedì (venerdì è festa, ndr), non sono ancora stati fissati criteri per il dopo. Se procediamo per logica, ma non è sempre ciò che accade, immagino che Regione voglia vedere cosa succede durante questo test per raccogliere commenti e osservazioni e stabilire le regole dei mercati a venire. Questo significa che non si riparte il 4 maggio, ma presumibilmente, a questo punto, l’11 maggio».

Gli operatori però spingono per ripartire il prima possibile. Cesare Rossi, segretario Fiva-Confesercenti Bergamo offre un’altra lettura: «Anche se Regione decidesse di non firmare più alcuna ordinanza sul tema, resta valido quanto previsto dal Dcpm del Governo che dal 5 maggio consente ai banchi alimentari di lavorare – rimarca -. Certo, diversa la situazione se Regione decidesse di intervenire con uno strumento restrittivo. Al momento però, i sindaci si stanno orientando per far partire i mercati dalla prossima settimana». «Prendiamo atto della posizione del sindaco – afferma Mauro Dolci, presidente Fiva-Ascom Bergamo -. Intanto partiamo con l’apertura di sabato, serve per dare un segnale. Speriamo che anche le altre merceologie possano ripartire e che qualche prescrizione regionale possa essere modificata. Penso alla distanza dei 3 metri tra un banco e l’altro: con un mercato completo, non ci staranno più tutti i banchi».

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