Stadio, c’è un ricorso sul bando
Il Comune: non c’è la sospensiva

L’AlbinoLeffe contro la clausola dei lavori da fare in tempo. Dal Comune: «Non c’è la sospensiva». Lunedì il termine per le offerte.

Comune e AlbinoLeffe non si sbottonano e lunedì scade il bando per la vendita dello stadio Atleti Azzurri d’Italia. Contro le modalità con cui Palafrizzoni ha messo sul mercato l’impianto sportivo avrebbe però fatto ricorso al Tar la società seriana. Il ricorso però non chiede la «sospensiva»: vuol dire che quindi non bloccherà il bando che arriva appunto, tra un giorno, a naturale scadenza.

Il punto contestato non è il prezzo base di vendita (i 7.826.000 euro, Iva esclusa, attaccati invece dalle opposizioni in Consiglio comunale) bensì la clausola che richiede al futuro proprietario di riqualificare lo stadio in sei anni (per un importo non specificato nero su bianco, ma stimato attorno ai 25 milioni di euro, con dettagliato invece tutto un elenco di lavori necessari da eseguire), con l’obbligo di presentare un Piano attuativo entro sei mesi, pena la restituzione del bene e l’annullamento dell’assegnazione.

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