Stop all’obbligo vaccinale per gli over 50. Regione al lavoro per la campagna autunnale

Lotta al virus La norma che lo prevede scade alla mezzanotte del 15 giugno. Palazzo Lombardia sta ipotizzando alcuni scenari per la quarta dose agli over 65.

È un altro giro di boa simbolico: alla mezzanotte del 15 giugno cessa l’obbligo vaccinale per gli over 50. Sembra passata un’epoca da quando venne annunciato. Era la vigilia dell’Epifania e Omicron aveva fatto breccia portando i contagi a livelli mai visti, ma proprio grazie alla barriera del vaccino – e alla minor patogenicità della nuova variante – gli effetti clinici sono risultati decisamente contenuti. Poi il 1° febbraio l’entrata in vigore dell’obbligo, seguito dall’invio delle multe (10mila circa quelle effettivamente elevate in Bergamasca) e pure da una pioggia di ricorsi (2.500, l’80% accolti). Ora, l’epilogo. Ma la campagna vaccinale non è certo terminata: è sopita, ma già si guarda avanti.

«In Bergamasca elevate 10mila multe, 2.500 i ricorsi»

Non sarà un’estate di ferie, per chi si occupa di pianificazione sanitaria. Nei giorni scorsi la Regione ha condiviso con gli attori della campagna vaccinale delle proiezioni su diversi scenari possibili da settembre-ottobre in poi. Al centro, le ipotesi sull’allargamento della campagna della quarta dose (ma che potrebbe anche essere inquadrata come il primo richiamo annuale, verosimilmente in combinato con l’antinfluenzale). Un calcolo assolutamente teorico è quello di guardare dai 65enni in su (per l’antinfluenzale si parte da quell’età): sono 240mila in Bergamasca (da cui togliere chi ha già fatto ora la quarta dose), e quasi 2,3 milioni in tutta la Lombardia

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