Terzo caso di sepsi a Villongo
Resta grave il trentaseienne

L’uomo è ricoverato in prognosi riservata ai Civili di Brescia. Campagna di vaccinazioni per i cittadini fino ai 50 anni. Aperture speciali del presidio di Sarnico e un ambulatorio d’emergenza in paese.

Sepsi da meningococco a Villongo, c’è un nuovo caso. È il terzo in meno di un mese.Un uomo di 36 anni residente con i genitori nel centro del basso Sebino, è attualmente ricoverato in prognosi riservata agli Spedali Civili di Brescia, le sue condizioni sarebbero molto gravi: Regione Lombardia conferma che si tratta di un nuovo caso di sepsi da meningococco C, batterio che – dicono gli esperti – risulta particolarmente aggressivo, determinando infezioni generalizzate anche gravi.

Il cittadino di Villongo ricoverato a Brescia lavora ad Adro (sempre nel Bresciano), impiegato all’interno della Oldrati group, storica azienda bergamasca leader nel settore delle guarnizioni industriali: nei giorni scorsi, stando alle prime ricostruzioni, pare abbia iniziato ad accusare febbre e irrigidimento al collo, fino ad essere ricoverato sabato in gravi condizioni al Civile.

I precedenti

Il sindaco di Villongo Mariella Ori Belometti, insieme all’assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera, annunciano di aver già avviato le profilassi: a quanto risulta sarebbero 39 colleghi dell’azienda di Adro a cui è già stata somministrata la profilassi, oltre a 19 familiari del giovane operaio che, pur abitando a Villongo, non è originaria della provincia bergamasca.

Quello emerso ieri è il terzo caso di infezione da meningococco C che coinvolge la cittadina del basso Sebino: solo lo scorso 9 dicembre si sono svolti i funerali di Veronica Cadei, la studentessa della Cattolica di Brescia di 19 anni morta proprio per la stessa infezione. Ed è di un paio di settimane fa la notizia di un altro ricovero, il secondo: un’alunna del Serafino Riva di Sarnico di 16 anni, anche lei residente a Villongo, colpita dalla medesima patologia, fortunatamente oggi in via di guarigione.

Le misure straordinarie

Tre casi in meno di un mese, dunque, fra persone che – almeno secondo i primi riscontri – non avrebbero avuto contatti diretti fra loro. Tanto basta per scatenare, alla vigilia di Natale, un nuovo allarme nella comunità del basso lago: comunità che da settimane prende d’assalto gli ambulatori dei medici e i presidi dell’Asst per ricevere il vaccino contro il meningococco.

Non a caso ieri, dopo aver confermato il caso del 36enne, Regione Lombardia ha annunciato una campagna vaccinazioni a tappeto per i cittadini di Villongo: «Oltre alle operazioni di profilassi antibiotica – precisa l’assessore Gallera – che hanno già coinvolto familiari e conoscenti, abbiamo deciso di estendere il piano di offerta vaccinale avviato a seguito dei primi due eventi: stiamo già procedendo a contattare direttamente e personalmente tutti i giovani residenti di età compresa fra gli 11 e 25 anni, ed ora pensiamo di coinvolgere i medici di base per formulare la proposta di vaccinazione alla popolazione fino a 50 anni. Siamo in stretto contatto con l’Istituto superiore di sanità con cui abbiamo condiviso le linee d’intervento e gli approfondimenti necessari».

Già vaccinati in 400

Insieme al sindaco Belometti l’assessore regionale sta inoltre «valutando l’apertura di un ambulatorio straordinario a Villongo, in locali che verranno definiti nelle prossime ore a cura dell’Agenzia per la Tutela della Salute di Bergamo, per procedere a sedute aggiuntive di vaccinazione». Nel frattempo sono state confermate le aperture aggiuntive del presidio di Sarnico dell’Asst Bergamo Est (in Piazza Libertà 37) oggi, il 27, il 30 e il 31 dicembre, il 2 e 3 gennaio dalle 9 alle 12 con accesso libero. In seguito ai primi due casi di meningococco C, era già stata avviata la profilassi per oltre 400 contatti delle due giovani studentesse di Villongo.

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