Processo Tizzani, no della Corte
all’acquisizione di atti dell’omicidio Roveri

Processo Del Gaudio: respinta anche la richiesta del pm di acquisire i video delle interviste televisive.

No all’acquisizione degli atti dell’omicidio Roveri: così si è espressa la Corte nella mattinata di giovedì 19 dicembre nel corso del processo ad Antonio Tizzani, accusato dell’omicidio della moglie Gianna Del Gaudio. La difesa dell’ex capostazione di Seriate aveva chiesto di acquisire gli accertamenti scientifici del fascicolo sull’omicidio di Daniela Roveri, la manager di 48 anni uccisa a coltellate il 20 dicembre di tre anni fa nell’androne del suo palazzo di via Keplero a Bergamo, quartiere Colognola.

La Corte ha ritenuto non significativamente rilevante l’acquisizione delle relazioni del delitto Roveri per la comparazione del Dna trovato sul corpo della manager con quello del cutter, ritenuto l’arma del delitto, del caso Tizzani. La richiesta era stata avanzata dall’avvocato Giovanna Agnelli. Le relazioni potranno sempre essere acquisite qualora nel corso del dibattimento se ne rilevasse la necessità.

Rigettata dal giudice anche l’acquisizione delle interviste televisive rilasciate da Tizzani chieste come fonte di prova dal pm Laura Cocucci. I giudici della Corte d’Assise presieduta da Giovanni Petillo hanno chiarito che «è il dibattimento la sede privilegiata per la formazione della prova» e non la tv. La prossima udienza è prevista per il 15 gennaio: Tizzani oggi non era presente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA