Treni, il punto dopo l’estate nera
I pendolari tornano all’attacco

Un’estate da dimenticare per i pendolari lombardi che ora chiedono a gran voce un incontro con l’assessore regionale ai Trasporti, la bergamasca Claudia Terzi, anche per discutere delle prime conseguenze dell’integrazione tariffaria, ovvero la scomparsa del titolo di viaggio «solo treno» per i pendolari della provincia di Milano e di Monza-Brianza.

Ma il nocciolo dell’incontro resta il servizio: «Abbiamo avuto continui disservizi e disagi, imputabili sia a Trenord, sia a Rfi. All’ultimo incontro con tutti i quadranti, ci erano stati sciorinati i dati positivi che la cura del taglio del servizio a dicembre 2018 aveva portato. Pur riconoscendo un lieve miglioramento – anche perché peggiorare era davvero difficile –, avevamo espresso la nostra preoccupazione sullo stato del servizio ferroviario di alcune linee, oltre ad aver chiesto lo sforzo di ripristinare i servizi tagliati».

La «cura» del taglio del servizio, sebbene abbia portato ad alcuni risultati positivi per via della riduzione delle corse, non si è certo dimostrata una soluzione efficace sul lungo periodo, come testimoniano gli indici di puntualità». Un segnale preoccupante, secondo i pendolari, che «dovrebbe far riflettere sui temi della manutenzione del materiale ferroviario – il caldo non può essere una scusante –, oltre che alla necessità di compiere una seria e lungimirante programmazione».

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