Treni pendolari, l’età media scende
In Lombardia siamo a 18,6 anni

Lo rileva Legambiente nel rapporto Pendolaria 2016. L’età media dei convogli sulla rete regionale in Italia è di 17,2 anni.

«In Lombardia l’età media dei treni è scesa a 18,6 anni. Nel 2015 era di 22. Si tratta di un dato importante perché mostra i chiari effetti della dismissione dei treni più vetusti (in particolare i treni a piano ribassato del 1969) in concomitanza con l’immissione dei nuovi». Lo rileva Legambiente nel rapporto Pendolaria 2016 che colloca il parco rotabile della nostra regione al 7° posto in Italia per vetustà. L’età media dei convogli sulla rete regionale in Italia è di 17,2 anni.

«Ciò però non è sufficiente vista la grande quantità di pendolari di questa regione, e sono ancora molte le linee che soffrono per la carenza di materiale rotabile nuovo ed efficiente. Non va inoltre dimenticato che il 50% dei treni in questa regione risulta avere più di 15 anni di età con punte di 30 anni nei casi delle carrozze a doppio piano. I pendolari si ritrovano quindi a fare i conti con carrozze e vagoni non più adeguati ai tempi, spesso privi di impianti di condizionamento, con rotture e guasti frequenti» prosegue Legambiente.

La regione messa peggio è l’Abruzzo, con 24,1 anni di età media, seguita da Basilicata e Sicilia, rispettivamente con 23,3 e 23,2. Sul versante opposto la Valle d’Aosta con 9,2 anni, ma una rete decisamente esigua. Tra le regioni col traffico più significativo la Toscana regista un’età media di 10,6 anni (ma la flotta comprende anche alcuni convogli assegnati ad altre regioni, osserva Legambiente), il Veneto di 12,3, il Piemonte di 16,3, il Lazio di 16,9, l’Emilia Romagna di 17,7 e la Campania di 18,3. Va però rilevato come il parco rotabile lombardo sia il più numeroso con 461 treni, seguito da Campania (407), Toscana (395), Lazio (383), Puglia (211) e Piemonte (200).

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