Trenord oltre quota 800 mila passeggeri
«Ma il sistema della mobilità va cambiato»

Piuri, ad della società: «Con il piano d’emergenza le soppressioni sono calate da 120 a 40 al giorno». Clienti in crescita più dell’anno di Expo. Ma i nuovi treni delle Fs arriveranno solo nella seconda metà del 2019.

«Sono ossessionato dai numeri». Marco Piuri, amministratore delegato di Trenord, ripete spesso questo concetto, mentre lascia il 33° piano del Pirellone. O meglio, ci prova, perché ad ogni passo c’è l’assalto di pendolari, amministratori locali e giornalisti. Dall’introduzione dell’orario invernale e dal taglio di alcune corse su linee secondarie (non bergamasche) è passato poco più di un mese e, visto da Trenord, il bilancio appare positivo: «Avevamo l’obiettivo di ridurre le soppressioni sull’intera rete e finora è stato centrato: siamo passati da 120 a 40, ed un dato importante». Fermo restando «che questa non è una risposta di prospettiva, ma di emergenza». Per un cambiamento strutturale «serve decisamente più tempo». I passeggeri Trenord hanno superato quota 800 mila al giorno (feriale) spiega al convegno organizzato dal gruppo regionale del Pd: quasi 50 mila in più rispetto all’anno precedente e in un 2018 difficile con la tragedia di Pioltello e la chiusura del ponte di Calusco.

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