Ultrà, arriva il Daspo per i 10 arrestati
Gori a Percassi: ora il club sia coerente

Disordini Atalanta-Inter, il questore Girolamo Fabiano firmerà i provvedimenti nella mattinata di lunedì 18 gennaio. Intanto continua il dibattito sugli ultrà violenti e la sicurezza in città.

La questura promette la linea dura: «Ai due recidivi vieteremo l’accesso alle manifestazioni sportive per otto anni. Per tutti gli altri, compreso il tedesco, prevediamo il divieto massimo possibile per chi viene colpito per la prima volta dal Daspo, ovvero cinque anni lontano dallo stadio», annuncia Fabiano. All’indomani della guerriglia in strada dopo Atalanta-Inter, con l’attacco (in parte fallito a uno dei pullman dei milanesi) all’incrocio tra via Mai e via Taramelli, e l’agguato alla volante della polizia in via Camozzi, il bilancio è di dieci ultrà finiti nel carcere di via Gleno in attesa di essere interrogati dal gip. I dieci arrestati devono rispondere, in concorso tra loro, di lesioni, violenza, resistenza e danneggiamento (oltre ai due già «daspati», che sono accusati anche di aver violato quel provvedimento).

l presidente atalantino Antonio Percassi parla di «ferma condanna» della società verso le violenze. E il sindaco Giorgio Gori lo ringrazia di essersi espresso «in prima persona» e lo invita a far seguire alle sue parole «comportamenti coerenti da parte della società e della tifoseria organizzata – evidenzia il sindaco –: zero rapporti con gli ultrà violenti, nessuna mediazione, collaborazione con le forze dell’ordine per la loro identificazione, prosecuzione dei programmi nelle scuole, collaborazione con l’amministrazione comunale per dare vita insieme ai tifosi a progetti “riparativi” ogni volta che in città si verifichino danneggiamenti (comprese le scritte sui muri)».

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