«Uno studente su tre gioca d’azzardo»
Allarme tra i giovanissimi in Bergamasca

È questo il dato che emerge dallo studio Espad su 12 mila giovani tra i 15 e i 19 anni.

Uno studente su tre ha provato nell’ultimo mese l’azzardo, anche tra chi ha appena 15 anni. A dimostrare che il gioco, soprattutto gratta e vinci e scommesse, continuano a rappresentare un pericolo, con percentuali in crescita, è l’Espad Italia 2018, studio condotto a Bergamo dal Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa su mandato dell’Ats di Bergamo in collaborazione con il proprio Osservatorio Dipendenze del Servizio Epidemiologico. E al tema dell’azzardo è dedicato «Giochiamoci l’azzardo, riflessioni e proposte in rete», il convegno regionale promosso da Ats Bergamo in collaborazione con l’Ufficio scolastico provinciale e con l’Istituto Zenale e Butinone di Treviglio (scuola osservatorio provinciale Gap) mercoledì 27 e giovedì 28 al Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo.

Attraverso l’Espad, a 12 mila studenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni che frequentano le scuole superiori della Bergamasca, è stato somministrato un questionario dal quale emergono le abitudini legate all’azzardo. Cresce la percentuale di chi ha giocato nell’ultimo anno: dal 33% del 2016 al 34 del 2018. Scende la percentuale di chi ha giocato almeno una volta nella vita: da 42,1 al 39%. Di questi, il 35% è minorenne. Nel corso dell’anno l’8% ha giocato d’azzardo 2 o più volte durante la settimana, in particolare studenti maschi e maggiorenni, mentre il 70% lo ha fatto meno di 1 volta al mese (in prevalenza femmine e minorenni).

© RIPRODUZIONE RISERVATA