Via Cornagera, palestra fino a mercoledì
Angeloni: pregare è un diritto

La palestra di via Monte Cornagera resterà disponibile alla preghiera dei musulmani fino a mercoledì. Poi il Comune di Bergamo individuerà un altro spazio – sempre temporaneo – per i musulmani.

Lo ha dichiarato l’assessore del Comune di Bergamo Giacomo Angeloni prima del Consiglio Comunale e dopo il tavolo sulla Sicurezza in Prefettura: «Successivamente il Comune aspetta una richiesta ufficiale da parte del Comitato islamico che sarà valutata dall’amministrazione».

Nel tardo pomeriggio di lunedì 25 luglio il Tavolo della sicurezza si è svolto in Prefettura con la partecipazione del sindaco Giorgio Gori, il vicesindaco Sergio Gandi e l’assessore Angeloni oltre al prefetto e al questore. Per la Comunità musulmana era presente Mohamed Saleh, nessuno invece per il Comitato musulmani di Bergamo.

«L’incontro ha permesso un dialogo molto proficuo che ha permesso di smussare gli angoli su alcuni temi: stiamo lavorando e continueremo a farlo per garantire a tutti i cittadini di poter seguire le loro fedi, come prevede la nostra Costituzione». Dal canto suo, Saleh conferma chiaramente la scissione della comunità islamica: «Non si può pensare ad una soluzione condivisa - ha detto - finché alcune persone non riconoscono le più elementari leggi di convivenza e il rispetto dell’altro. Vorrei rassicurare tutti i bergamaschi, non chiediamo nulla di più di ciò che prevede la Costituzione e non intendiamo imporci a nessuno. Purtroppo le divisioni all’interno dei musulmani di Bergamo causata da alcune persone sta danneggiando moltissimo il dialogo e la convivenza che avevamo creato finora».

Saleh ha aggiunto: «Ormai si può parlare di due associazioni diverse. La soluzione ottimale sarebbe prevedere un’altra moschea». Nel frattempo in Consiglio comunale tutte le minoranze, compatte, hanno presentato un’interpellanza urgente per discutere della questione di via Monte Conragera, dopo le tensioni dei giorni scorsi. «Chiediamo perché sia stata concessa la palestra di via Monte Cornagera per la preghiera di uno dei gruppi islamici, dopo i disordini che hanno creato; perché non siano stati avvisati i residenti; per quanto tempo verrà concessa e quanto è il canone di affitto; se vi siano delle prescrizioni per l’accesso, i parcheggi, l’utilizzo di altoparlanti; viste le parole di un esponente della comunità islamica, perché l’assessore Angeloni, dopo le continue prese in giro e dopo i gravi episodi dello scorso venerdì, continui a dare credito ai musulmani, invece di invitarli a pregare nelle loro case private senza creare problemi ai cittadini bergamaschi» si legge nell’interpellanza.

Netta e decisa la risposta di Angeloni in merito alle polemiche dei giorni scorsi: «È da censurare l’atto di violenza di venerdì, questa amministrazione non li può tollerare – risponde Giacomo Angeloni -. Ben diverso, rispetto a quello che è stato riferito dall’assessore Ribolla, quello che è successo sabato. Il comitato ha fatto un’assemblea dove l’atto di venerdì è stato censurato e dove sono state estromesse 30 persone che pare siano quelle introdotte nella moschea. A quel punto la stessa assemblea ha chiesto uno spazio per pregare, perché la moschea è chiusa da sei mesi e ha convinto la comunità a non restare in via Cenisio, cosa che noi condividiamo, come i residenti, che hanno sopportato». E ha aggiunto: «Sono processi da governare e non da censurare: chi esprime all’amministrazione l’istanza di voler pregare non può essere censurato, è un diritto istituzionale e civico che noi garantiremo».

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