Villongo, «furbette del cartellino»
Il pm chiede l’archiviazione

Le due impiegate del Comune accusate di aver ritoccato gli orari. Il Comune si oppone: «Necessari ulteriori approfondimenti investigativi».

Il pm Giancarlo Mancusi ha chiesto l’archiviazione per le due impiegate del comune di Villongo finite nel mirino degli inquirenti per presunti imbrogli nella timbratura delle presenze al lavoro. Questo almeno dal punto di vista formale, visto che, come evidenzia il Comune di Villongo nella delibera di Giunta del 22 giugno con cui incarica l’avvocato Alessandro Zonca di fare opposizione, nella richiesta del pm «emerge la necessità di procedere ad approfondimenti investigativi».

L’indagine in questione è quella partita a gennaio dello scorso anno nei confronti di due impiegate del Comune di Villongo - M. S. di Tavernola e D. C., di Chiari (Brescia) -, entrambe di 43 anni, sospettate di aver «truccato» con il computer gli orari di lavoro facendo in modo di risultare presenti (e quindi stipendiate) anche in giorni e orari in cui invece sarebbero state assenti. In quel periodo erano rispettivamente responsabile dell’ufficio Ragioneria e addetta dell’ufficio Tributi, poi sono state spostate la prima alla segreteria e la seconda al settore biblioteca, in attesa dello svilupparsi dell’inchiesta. Entrambe respingono la contestazione.

L’indagine si era rivelata fin da subito complessa dal punto di vista tecnico, tanto da costringere il pm a chiedere una proroga delle indagini. Nelle more dell’ordinanza però il termine per le indagini preliminari era scaduto: impossibile quindi per il pm fare questi «necessari» accertamenti perché non sarebbero utilizzabili nell’eventuale processo. Di qui, sembra essere il ragionamento, la decisione di chiedere l’archiviazione del procedimento, facendo però presente «la necessità di procedere ad ulteriori approfondimenti investigativi» in questa fase non possibili. E la conseguente decisione della Giunta comunale guidata dal sindaco Mariella Ori Belometti di presentare opposizione alla richiesta di archiviazione. Nelle prossime settimane verrà fissata l’udienza: sarà poi il gip, valutate le varie posizioni, a decidere se archiviare tutta la vicenda o se invece disporre approfondimenti. Il sindaco Belometti ha commentato: «Speriamo nella giustizia e attendiamo fiduciosi l’evolversi della situazione».

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