Vive isolato in un bosco a Genova
Bergamasco coltiva marijuana, arrestato

Gli sono stati concessi gli arresti domiciliari nella baracca che si è costruito. Denunciato anche per detenzioni di animali protetti

Un quarantenne bergamasco che ha deciso di abbandonare la città per vivere da solo in un bosco sulle colline di Lavagna (Genova), dove si è creato una baracca ricovero, è stato arrestato per spaccio di stupefacenti. L’uomo, 38 anni, vive allevando maiali e polli e per compagnia ha uccellini che cattura e alleva con cura, soprattutto usignoli.Tra alberi da frutto e ortaggi e coltivava anche piante di marijuana e proprio per questo è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Chiavari. L’uomo, incensurato, è descritto dai militari come persona educata e curata. E’ accusato di spaccio perché nella baracca aveva 100 grammi di marijuana essiccata, pronta per essere fumata.

All’uomo sono stati concessi gli arresti domiciliari nel suo rifugio isolato. L’uomo è finito nei guai anche per la sua passione per gli uccelli perché alcuni di quelli che custodiva erano specie protette come l’usignolo del Giappone. L’uomo è stato denunciato anche per detenzione di animali protetti. I militari pensano che l’uomo li vendesse al mercato nero. Sequestrata anche una gabbia-trappola che il bergamasco usava per catturare gli uccelli. Ne aveva più di 50, compresi gli usignoli: passeri, tordi, merli e anche un gheppio. Tutti gli animali sono stati trovati in buone condizioni, come certificato da un veterinario. Molti uccelli, tra cui il gheppio, sono stati liberati; altri volatili, fra cui gli usignoli del Giappone, sono stati invece trasferiti nell’oasi dell’Enpa di Campomorone, nell’entroterra di Genova.

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