Ricordare la tragedia del Gleno
Teatro e la musica del Bepi

Il monologo del giornalista Turelli sulla tragedia del Gleno e la musica del Bepi. La Piana del Gleno ha rivissuto, 88 anni dopo, il dramma della diga che cancellò la Val di Scalve e la Valle Camonica.

La Piana del Gleno ha rivissuto, 88 anni dopo e proprio là dove accadde la tragedia, il dramma della diga che cancellò la Val di Scalve e la Valle Camonica. La Comunità Montana di Scalve, insieme alla Coperativa sociale Il Leggio, ha organizzato per il 6 agosto alle 9.30 ai 1500 metri che sovrastano l'abitato di Bueggio, una manifestazione di grande impatto emotivo.

Il giornalista Emanuele Turelli, infatti, ha raccontato il suo monologo «Gleno, 1 dicembre 1923» e insieme a lui, durante la sua narrazione, la band The Prismas insieme al cantautore Tiziano Incani, in arte Il Bepi, hanno accompagnato lo spettacolo eseguendo le colonne sonore scritte da Claudio Cominardi e la canzone «Gleno» che ha dato il titolo al penultimo cd del Bepi. La manifestazione si è svolta proprio a due passi dalla diga che nel 1923 crollò seminando distruzione e morte: le vittime accertate furone oltre 500.

Di grande rilievo il monologo di Turelli che racconta le vicissitudini che provocarono il crollo della diga, con la conseguente distruzione di Val di Scalve e Valle Camonica e con un tributo umano di oltre 500 vittime. La filosofia dell'evento è infatti a metà strada fra l'escursione e l'evento culturale. La ricostruzione di Turelli prende spunto da una sua inchiesta pubblicata su «Il Corriere della Sera» nel 2003 e si sviluppa in un coinvolgente monologo che racconta alcuni tratti salienti della storia.
Il giornalista parte dalle vicende che portarono la fraternità Viganò a edificare la diga del Gleno per poter sfruttare la corrente prodotta nei propri cotonifici, evidenziando i difetti di edificazione e gli sbagli di progettazione che portarono alla costruzione di un'opera ad alto rischio di crollo, narrando la cronologia della triste vicenda, concentrata negli ultimi giorni prima del disastro, raccontando infine il crollo e la distruzione della Val di Scalve e della Valle Camonica, con un ultimo parallelismo alla tragedia del Vajont, avvenuta esattamente 40 anni dopo quella del Gleno, ma simile ad essa per alcuni presupposti.

Della lunghezza di un'ora abbondante, il monologo, nella sua versione originale è stato intervallato da i brani del Bepi. Guarda i video on line.

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