Natura Sonoris giovedì al Sociale
Dialogo tra danza e tecnologia

Non solo teatro e nemmeno solo danza, ma uno spettacolo che ha l'ambizione di far dialogare il teatro danza e la tecnologia. Si tratta di «Natura Sonoris», in calendario giovedì sera 24 novembre al Teatro Sociale.

Non solo teatro e nemmeno solo danza, ma uno spettacolo che ha l'ambizione di far dialogare il teatro danza e la tecnologia. Si tratta di «Natura Sonoris», l'ultima produzione di OpenLab Company di Roma, la compagnia nata vent'anni fa dall'incontro artistico tra la performer Laura Colombo e l'architetto e scenografo Luca Ruzza.

In scena, giovedì sera 24 novembre al Teatro Sociale, lo spettacolo fa parte della stagione teatrale 2011/2012 della Casa delle Arti ed è il secondo appuntamento della rassegna «Interferenze. Teatro Vivo», realizzato in collaborazione con il Teatro Tascabile di Bergamo.

«In questo spettacolo si realizza l'idea di teatro come tèchne - sottolinea Luca Ruzza - nel senso intenso nell'antica Grecia dove l'arte non veniva vista solo come espressione creativa del bello, ma raggruppava anche ciò che noi oggi vediamo e identifichiamo semplicemente come tecnica».

Tèchne, infatti, era per i greci al tempo stesso arte, esperienza e conoscenza delle tecniche. Tèchne unita a Lògos, dà origine alla parola Tecnologia. «Natura Sonoris - prosegue Ruzza - nasce dalla ricerca di un dialogo tra il disegno interattivo supportato dalle nuove tecnologie e dalla performing art».

Dunque nuove tecnologie e danza per cui è il corpo del ballerino (Laura Colombo) che disegna lo spazio, o meglio «il performer cambia lo spazio perché è lui stesso a disegnare i fondali entro i quali ha luogo la sua azione».

Anche i costumi di questo spettacolo sono una novità perché sono digitali: «A seconda di come si muove l'artista in scena - spiega ancora Ruzza - diversi sono i costumi che vestono il suo corpo. Indubbiamente questo è uno spettacolo molto visuale e al tempo stesso molto basato sul ritmo musicale».

La colonna sonora di questa performance alterna la musica elettronica di Penderecki (una sua composizione De Natura Sonoris nr.2 è stata usata da Kubrick per il film Shining) con la musica di Monteverdi: «Il tentativo - commenta lo scenografo - è quello di ibridare due mondi che sono diversi, quello del disegno elettronico e della danza. Due mondi che di solito hanno spazi diversi e che qui invece condividono un unico luogo».

Una serata dunque inconsueta sia per chi pensa di assistere ad uno spettacolo di danza contemporanea, ma anche per chi pensa di trovarsi davanti l'ennesima sperimentazione di teatro danza. Sicuramente uno spettacolo da vedere anche solo per capire se la ricerca artistica in questi due campi ha trovato qualcosa di nuovo da dire. Inizio alle 21, biglietto unico 8 euro. Per info: www.teatrotascabile.org.

Tiziana Sallese

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