I libri resisteranno agli e-book
Ma internet è un'opportunità

Fiorenza Mursia è nata in mezzo ai libri. Suo padre ha fondato la «Ugo Mursia Editore» nel 1955. Dice Fiorenza: «Sono legata ai libri in maniera profonda. Continuo a fare editoria con attenzione al catalogo, ai titoli, senza farmi prendere dalla smania del best seller»

Fiorenza Mursia è nata in mezzo ai libri. Suo padre ha fondato la «Ugo Mursia Editore» nel 1955. Dice Fiorenza: «Sono legata ai libri in maniera profonda. Continuo a fare editoria con attenzione al catalogo, ai titoli, senza farmi prendere dalla smania del best seller e senza sovraccaricare i librai con troppe uscite. In tempi di crisi, questa politica prudente sta pagando».

«Puntiamo sui "long seller". L'editoria è in crisi anche perché nel suo piccolo ha alimentato un falso mercato, una "bolla", ha prodotto troppi titoli, ha stordito il lettore. Non parliamo della politica dei prezzi dettata dalle catene di librerie che fanno riferimento diretto all'editore e al distributore. Il dato di fatto è che comunque il numero di lettori non cresce, anzi. Io credo in un futuro di libri scelti, di prezzi moderati, di librai che magari diminuiranno di numero, ma che continueranno a fare il loro mestiere in maniera attenta. Il libraio vero, per sopravvivere, si deve distinguere dai punti vendita dei centri commerciali».

Continua Fiorenza Mursia: «Bisogna lavorare sul territorio, sulla conoscenza. Anche per questo scegliamo di non andare al Salone del Libro. È un fatto importante, certo, ma io non ci credo più di tanto. Non si creano così nuovi lettori. Bisogna lavorare sulla scuola, sul territorio, con le biblioteche, con le librerie. I libri che si amano non possono finire in e-book, per questo non credo nemmeno molto a questo nuovo modo, a questa possibilità di lettura. Diversa l'opportunità offerta da Internet che è un canale importante anche per la nostra casa editrice».

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