Adottiamo un quadro della «Carrara»
Una nuova raccolta fondi di Kendoo

Promosso dall’Accademia Carrara in vista della prossima riapertura, l’iniziativa si propone di recuperare 58 celebri dipinti della pinacoteca. Si può contribuire con donazioni da 10 euro in su. Ai donatori, benefit, gadgets e ingressi gratuiti.

Si chiama «Opera mia», ed è il nuovo progetto di crowdfunding curato da Kendoo e promosso dall’Accademia Carrara. Una nuova sfida lanciata alla città: restaurare 58 dipinti dell’Accademia Carrara . L’obiettivo è raggiungere 10 mila euro in 68 giorni.

I sostenitori potranno concorrere a sostenere questa attività funzionale alla riapertura del museo con donazioni di diversa entità, che partono da un minimo di 10 euro . Ai donatori verranno riconosciuti benefit quali l’ingresso gratuito alla mostra «Riscoprire la Carrara. Mantegna, Bellini, Raffaello e Moroni. Restauri e capolavori in dialogo» in programma dal prossimo 14 maggio e gadgets appositamente realizzati (shopper, magliette e block notes).

I donatori più generosi, disposti a contribuire con almeno 200 euro – con un’operazione che prefigura una sorta di campagna di membership tipica dei musei anglosassoni – otterranno una tessera nominale di ingresso al museo per due persone valida per un anno.

L’Accademia Carrara è stata chiusa nel 2008 per i necessari lavori di ristrutturazione e adeguamento. Alla riapertura, prevista nei prossimi mesi, il museo si presenterà sotto una veste nuova. Non solo l’edificio è stato sensibilmente modificato e provvisto delle dotazioni impiantistiche richieste dagli standard internazionali, ma anche l’ordinamento delle opere è stato completamente rivisto. Il nuovo allestimento dell’Accademia Carrara, un museo unico in Italia per identità e qualità delle collezioni, proporrà al visitatore un percorso di 27 sale dedicate a 5 secoli di storia dell’arte italiana ed europea, dal Rinascimento fino all’Ottocento, con 560 dipinti e 66 sculture. Il visitatore si troverà quindi di fronte ad un museo tutto da scoprire. Per rendere questa esperienza il più possibile gratificante il museo ha deciso di promuovere una straordinaria campagna di restauro delle opere, così che, al momento della riapertura, possano presentarsi al visitatore al maggior grado possibile di splendore.

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