Da Cusio a Valtorta, viaggio sonoro tra gli organi storici

LA RASSEGNA. Il Florilegio organistico compie 18 anni: stasera il via tra Giovanni Simone Mayr e Rossini. Domani tappa a Mezzoldo. Tutto il programma di concerti.

Il Florilegio organistico compie la maggiore età e festeggia a modo suo. La XVIII Rassegna concertistica sugli organi storici dell’Alta Valle Brembana, ideata e condotta da Fabrizio Moretti, quest’anno amplia gli appuntamenti, ben otto, a partire da venerdì a Cusio, e soprattutto - nel senso pieno del termine «florilegio» - allarga il genere di fiori del suo bouquet, della raccolta musicale che presenta al pubblico dell’Alta Valle Brembana.

Nata per dar voce e far conoscere i tesori musicali delle chiese della valle, quest’anno più che mai allarga l’orizzonte dello strumento a canne, re della chiesa, con combinazioni diverse, e spesso proponendo concerti o cori di specifico rilievo e significato.

Il concerto di venerdì 7 luglio a Cusio

Venerdì a Cusio (alle 21, ingresso libero, con visita guidata alle 20.15 per tutti i concerti) due giovani allievi della scuola di Simone Vebber al conservatorio Riccardo Carrera e Emilio Moriggi festeggeranno il «trentesimo anniversario del pregevolissimo organo Adeodato Bossi 1830» realizzato da Giorgio Persico nel 1993 col plauso di due eminenze come Ferdinando Tagliavini e Oscar Mischiati. Spazieranno tra gli autori bergamaschi più meno noti, come Padre Davide, o Giovanni Simone Mayr, oltre ad altri compositori del periodo, tra cui Rossini .

Il concerto di sabato a Mezzoldo

Sabato ci si sposta nella Chiesa Parrocchiale di Mezzoldo per ricordare il 60° anniversario del coro «Gioventù femminile Mezzoldo»: una formazione a dir poco sorprendente, che nel 1963 partecipava al prestigioso Concorso polifonico internazionale Guido d’Arezzo - tra i primi per importanza - diretto dal maestro Attilio Borsi, davanti alla giuria presieduta niente meno che da Arturo Benedetti Michelangeli. Borsi era maestro elementare originario della città toscana che attualmente è ritornato dalla valle bergamasca nella sua città, a 98 anni. Per ricordare l’evento in modo adeguato sono stati invitati «Gli Harmonici» diretti da Fabio Alberti, Francesco Locatelli al pianoforte.

Il resto del programma della rassegna

Venerdì 28 luglio ci si sposta a Piazzatorre, nella chiesa parrocchiale di San Giacomo apostolo, con un’altra formazione vocale che promette un alto grado di interesse. È l’insieme vocale femminile «Ad Astra» diretto da Marco De Gaspari, collaboratore pianistico al teatro alla Scala e collaboratore di Bruno Casoni, storico maestro del coro della stessa Scala. Venerdì 4 agosto tocca alla chiesa Parrocchiale di Valleve con il suo organo Angelo Bossi 1858 che vedrà protagonisti l’organista del Duomo di Brescia Bruno Strada e Alberto Bardelloni alla tromba, nel contesto della Capitale della Cultura bergamo Brescia.«Conosco Bruno Strada da sempre perché ha la casa a Lenna e aveva partecipato alla prima edizione del florilegio, nel 2005 - spiega Fabrizio Moretti - Hanno curricola che parlano per loro, da soli».

Venerdì 11 a Valnegra, nell’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo Gervasoni, l’organologo Giosuè Berbenni, terrà una Conferenza dedicata a Carlo Traini (austero professore di francese di Pino al Brembo), e al suo studio «Organari bergamaschi» (1958), base della straordinaria fioritura della celebre arte organaria bergamasca.

Lunedì 14 agosto, vigilia di ferragosto «all’interno del triduo di preparazione all’Assunta» (precisa il direttore artistico Fabrizio Moretti) si continua a Bordogna, Chiesa Sussidiaria di Santa Maria Assunta col duo almennese di Marco Mazzoleni, al violino e Luigi Panzeri, all’organo Adeodato Bossi 1798.

Altra combinazione concertistica venerdì 18 agosto nella chiesa parrocchiale di Trabucchello col soprano Noriko Habuki e Ilario Tiraboschi all’organo Bossi «da pochi anni oggetto di manutenzione straordinaria». Ci sarà una perla speciale: la realizzazione all’organo (in originale per pianoforte della «Sinfonia avanti l’opera Olivo e Pasquale del sg. Gaetano Donizetti», molto probabilmente realizzata dal giurista e musicista Girolamo Calvi, biografo di prima importanza di Giovanni Simone Mayr, maestro del nostro Gaetano. Un manoscritto recuperato dallo stesso Fabrizio Moretti che verrà fatto risuonare dopo quasi due secoli.

Si chiude sabato 19 agosto nella Parrocchiale di Valtorta col suo pregevole organo Balbiani, e con le esecuzioni della Classe di canto della scuola «Musica in Lemine» di Almè col giovane soprano Valentina Fassi, il tenore Luca Rota, affiancati da G. Carlo Colleoni all’organo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA