I tesori, la storia e i ricordi della riapertura
Vativision riscopre l’Accademia Carrara

Il film, prodotto nel 2015 da Nexo con la regia di Davide Ferrario e con gli esclusivi interventi di Giovanni Romano, Desmond Morris e Giovanni Lindo Ferretti, racconta i tesori, la storia e l’attesa riapertura dopo il restauro di un museo simbolo in una delle città più colpite dall’emergenza coronavirus.

Vativision, la nuova piattaforma di TV streaming on demand a tema religioso, artistico e culturale ha pubblicato per l’acquisto e il noleggio il documentario «L’Accademia Carrara. Il museo riscoperto». Il film, prodotto nel 2015 da Nexo con la regia di Davide Ferrario e con gli esclusivi interventi di Giovanni Romano, Desmond Morris e Giovanni Lindo Ferretti, racconta i tesori, la storia e l’attesa riapertura dopo il restauro di un museo simbolo in una delle città più colpite dall’emergenza coronavirus.

Vativision, attiva in Italia dall’8 giugno di quest’anno, è un progetto nato dalla collaborazione fra Vetrya, gruppo italiano leader nello sviluppo di servizi e soluzioni digitali e Officina della Comunicazione, società di produzione cinematografica bergamasca, da anni impegnata in produzioni a carattere religioso. Un progetto che è insieme internazionale e profondamente radicato nella realtà bergamasca: per questa ragione i suoi fondatori sono particolarmente orgogliosi di pubblicare, a poche settimane dall’apertura, un documentario così significativo per la storia della città, che in questo momento assume anche un valore simbolico. «Abbiamo continuato a lavorare al progetto VatiVision anche nei giorni difficili di marzo ed aprile e non è stato facile, ma averlo portato a termine nei tempi previsti, è stata una prova di grande impegno, costanza e concentrazione di tutto il team di lavoro» sono le parole degli amministratori Elisabetta Sola e Nicola Salvi, già soci fondatori di Officina della Comunicazione.

«L’Accademia Carrara. Il museo riscoperto» ripercorre anche i momenti della riapertura della galleria nel 2015, con i festeggiamenti dei bergamaschi ansiosi di riappropriarsi del «loro» museo per troppo tempo chiuso, le attività della scuola d’arte annessa alla pinacoteca e frequentata da centinaia di giovani, le performance musicali di gruppi rock dentro le sale e le videoproiezioni sulla facciata.

Bergamo è capoluogo di una delle province più colpite dalla pandemia: è stata la prima città del mondo occidentale ad aver vissuto la grande tragedia del Covid-19 in tutta la sua gravità, raccontata dai media di tutto il mondo e che ancora domenica scorsa sulle note del Requiem di Donizetti dal cimitero monumentale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha risuonato con commozione nelle case di milioni di italiani. La disponibilità di questo documentario sulla piattaforma vuole essere un segnale che la ripartenza potrà passare anche dal racconto della cultura e della bellezza di Bergamo.

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