Il carisma di Geldof a Chiuduno
Si apre «Lo spirito del pianeta»

Bob Geldof è il testimonial de «Lo spirito del pianeta». Con un concerto tiene a battesimo venerdì sera 30 maggio a Chiuduno (al Polo fieristico; inizio ore 21 ingresso libero) la quattordicesima edizione di questo festival tribale indigeno.

Bob Geldof è il testimonial de «Lo spirito del pianeta». Con un concerto tiene a battesimo venerdì sera 30 maggio a Chiuduno (al Polo fieristico; inizio ore 21 ingresso libero) la quattordicesima edizione di questo festival tribale indigeno che da ora in avanti diverrà itinerante e porterà in giro per il mondo il tema dell’ambiente e della sopravvivenza delle identità culturali.

Si aspetta tanta gente, ma la macchina organizzativa è pronta. L’Associazione Sesto Sole prevede in 17 giorni 200 mila presenze; 35 sono i gruppi di spettacolo vario provenienti da ogni landa del pianeta, 120 gli espositori di artigianato in rappresentanza del mondo intero.

Geldof è un artista rock che ha dedicato buona parte della sua vita alla causa delle popolazioni emarginate del pianeta, e dunque la sua presenza in un contesto del genere si giustifica proprio sul piano delle affinità. Conosciuto in tutto il mondo per aver fondato il progetto umanitario Band Aid e per l’organizzazione dei due megaraduni del Live Aid, Geldof non è uno che si concede più di tanto. Quello previsto in seno a «Lo spirito del pianeta» è l’unico concerto italiano. L’ex Boomtown Rats ne terrà pochi altri nel mondo: a New York, New Delhi e Dubai.

Il rocker irlandese, toccato recentemente dal lutto per la morte della figlia Peaches, arriva in Italia forte di una presenza carismatica e di un impegno esemplare contro la fame nel mondo. Ci ha detto che i concerti lo aiutano ad andare avanti e a trovare un senso alla vita che continua nonostante il dolore. Geldof ne è stato colpito più volte, ma si è sempre ripreso. La musica lo ha aiutato.

Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 29 maggio

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