Torna il Bergamo Film Meeting
E punta sulle donne e l’Europa

Bergamo Film Meeting ha scelto di credere che il Vecchio Continente sia ancora in grado di uscire dal letargo delle speranze e delle occasioni mancate. Da tre anni, l’associazione ha così intrapreso diversi cammini di ricerca, portando l’attenzione su alcune specificità.

Bergamo Film Meeting ha scelto di credere che il Vecchio Continente sia ancora in grado di uscire dal letargo delle speranze e delle occasioni mancate. Da tre anni, l’associazione ha così intrapreso diversi cammini di ricerca, portando l’attenzione su alcune specificità.

Da qui la manifestazione, in programma dall’8 al 16 marzo, parte con un percorso biennale di perlustrazione nell’universo femminile – la sezione Europa: femminile, singolare – coinvolgendo alcune registe donne che si sono segnalate per l’efficacia dell’analisi, l’originalità dell’interpretazione e la sensibilità alle situazioni che meglio rappresentano il mondo dell’esperienza e le interazioni tra i singoli e le diverse comunità di riferimento.

L’italiana Antonietta De Lillo, l’islandese Sólveig Anspach, l’austriaca Jessica Hausner sono le protagoniste dell’edizione 2014; tre donne e tre paesi a confronto, dal freddo dell’estremo nord al calore del mediterraneo. Un viaggio tra le asprezze e le sorprese dell’esistenza, fatto di testardaggini, aspettative, delusioni, stravaganze, espedienti; uno sguardo coniugato al femminile singolare, ansioso con tenerezza, lucido con complicità, carnale con trepidazione.

«Viviamo in un periodo difficile, lo sappiamo, ma siamo convinti che un po’ di divertimento intelligente può dare ristoro allo spirito che, di tanto in tanto, si lascia prendere dalla sfiducia e dallo sconforto - spiegano gli organizzatori -. Con la rassegna “Ma papà ti manda sola?” vogliamo liberare l’ingorgo psicologico, vogliamo “difendere” gli aspetti rocamboleschi, scanzonati e folli della vita, proponendo film che a torto sono stati considerati puramente di evasione: commedie che sono meccanismi a orologeria, personaggi femminili dirompenti, catastrofi annunciate, una vitalità debordante, un disordine non casuale, un ritmo che a volte lascia senza fiato. L’intrattenimento intelligente, l’equivoco esilarante e la risata liberatoria, per dire che il cinema può anche essere un’efficace terapia contro la penuria del presente».

La manifestazione si svolgerà all’Auditorium di piazza della Libertà: «Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto dalla raccolta fondi on line, lanciata alla fine dello scorso anno; in pochi giorni abbiamo raggiunto la quota necessaria per rendere effettivo il sostegno di tutti quelli che hanno deciso di darci una mano. A loro vanno il nostro ringraziamento e la nostra gratitudine, non solo per avere contribuito economicamente alle spese, in particolare quelle per il noleggio delle copie e il sottotitolaggio dei film stranieri, ma per l’affetto e la solidarietà che abbiamo percepito e che, lo confessiamo vincendo la nostra tradizionale reticenza, ci suscita anche un po’ di commozione - spiegano gli organizzatori -. Pensiamo che aiutare il Festival a sopravvivere significa investire in cultura, in opportunità di conoscenza. Questa è la responsabilità che sentiamo e che ci stimola, ad ogni edizione, a costruire un programma il più possibile vario e intrigante e, nel corso dell’anno, a realizzare iniziative di ricerca e di approfondimento dei linguaggi audiovisivi».

Non manca anche quest’anno l’appuntamento alla Porta S. Agostino con la presentazione dell’attività del giovane regista d’animazione e illustratore francese Pierre-Luc Granjon. Un’esposizione che coinvolge le diverse tecniche e modalità espressive utilizzate dall’autore: disegno, grafica, scultura, scenografia, decoupage. Di Pierre-Luc Granjon Bergamo Film Meeting proporrà la personale completa, presentando tutti i suoi lavori e la sua Carta Bianca, con gli autori che l’hanno maggiormente ispirato durante la sua carriera o di cui semplicemente ha apprezzato il lavoro.

La collaborazione con Bergamo Jazz continua con l’accompagnamento musicale dal vivo del film Lo sconosciuto di Tod Browning, un piccolo gioiello arricchito delle invenzioni sonore del trio di Vincenzo Vasi, specialista di uno strumento molto particolare chiamato theremin; sarà per tutti una scoperta davvero avvincente.

Altre iniziative arricchiscono il cartellone 2014: le proposte per i più giovani con le sezioni Kino Club, e i laboratori sulle tecniche dell’audiovisivo: il workshop di animazione con Vincenzo Gioanola, un regista torinese, anche illustratore, musicista, autore di spot, videoclip e sigle, con alle spalle oltre trent’anni di attività nel settore e l’ormai consolidata collaborazione con l’associazione Avisco di Brescia.

Per info www.bergamofilmmeeting.it

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