
Delta Index
Mercoledì 04 Giugno 2025
Cinque settori per partire: ecco le opportunità per i neolaureati
LAVORO. I giovani con laurea magistrale trovano più spazio nella ricerca. Ma crescono anche ruoli legati all’AI, alle vendite e alla salute. Per i triennali, più spazio in marketing e project management
Crescono le opportunità nei settori di formazione, ristorazione e servizi finanziari. L’IA? Una competenza trasversale nel mondo del lavoro. Il mondo del lavoro è in continua evoluzione e noi dell’Osservatorio Delta Index lo percepiamo ogni giorno relazionandoci con le aziende. Le difficoltà più diffuse nelle aziende? Attrarre e selezionare i giovani laureati. Ma quali sono i settori in cui si registrano più opportunità per i giovani neolaureati?
Due punti di vista
Quando parliamo di opportunità nel mondo del lavoro entrano in scena due punti di vista. Da un lato le aziende alla ricerca di giovani laureati da inserire in azienda; dall’altro lato i giovani neolaureati alla ricerca di un primo impiego. Sono dunque evidenti gli ostacoli che si presentano da entrambe le parti. Le aziende devono far fronte alle difficoltà nell’attrarre, selezionare e trattenere i giovani laureati da formare e inserire in azienda. Anche per i giovani laureati la ricerca del lavoro non sembra proprio essere una passeggiata. Al contrario per i neolaureati trovare il primo impiego appare sempre più come una sfida, soprattutto in Italia. Competizione alta, stipendi entry-level tra i più bassi in Europa, fenomeno expat in crescita… Sono diversi i fattori che creano difficoltà ai giovani nel trovare un impiego. Ma quali sono i settori in crescita per i neolaureati?
Il quadro generale in Italia e in Europa
Sono cinque i settori in cui la richiesta di laureati magistrali è cresciuta in Italia nel corso del 2024. Il settore in cui la richiesta di laureati magistrali è stata maggiore, come riportato dal ‘Barometro del primo impiego di LinkedIn’, è quello della formazione. Seguono in ordine di classifica i servizi di alloggio e ristorazione, i servizi finanziari, la pubblica amministrazione chiudendo al quinto posto con i servizi amministrativi e di supporto. A livello europeo, la situazione italiana è simile a quella spagnola, sebbene l’ordine di classifica sia diverso, e a quella francese. I paesi citati hanno in comune una crescita di opportunità evidente costituita dall’apporto del settore turismo e ristorazione. Per quanto riguarda invece Germania, Paesi Bassi e Regno Unito si è registrato un aumento di offerte di primo impiego nel settore di supporto ai consumatori e nei servizi di assistenza sanitaria.
Le funzioni in crescita
Analizzando le funzioni aziendali più richieste nel 2024 in cui la domanda di neolaureati è cresciuta spicca al primo posto del podio il settore Ricerca. Tale funzione in Italia è maggiormente richiesta in quanto prevede un percorso ad alta specializzazione ma, in Italia, la media dei neolaureati in magistrale, è ancora inferiore rispetto alla media europea. Seguono al secondo e terzo posto l’Informatica e le Risorse Umane che non rientrano tra le funzioni maggiormente richieste negli altri paesi europei. Proseguendo in ordine di classifica per quanto riguarda l’Italia ci sono Vendite, Marketing, Amministrativo, Operazioni e Program / Project Manager. La situazione italiana è molto diversa da quella degli altri paesi europei che sul podio vedono l’area servizi e della consulenza legale, assente in Italia.
Uno sguardo all’Italia
Alla maggiore richiesta di determinate funzioni da parte delle aziende si assiste ad una maggiore crescita di titoli professionali per i neolaureati magistrali italiani. Tra i titoli professionali maggiormente in crescita troviamo al primo posto il Ricercatore postdoc ossia lo studioso che ha conseguito un dottorato di ricerca per poi dedicarsi a ricerche avanzate. Al secondo posto segue un titolo che prevede competenze in ambito tecnologico, in particolare, l’Ingegnere AI seguito, al terzo posto, dal Responsabile vendite. Nonostante la crescita dell’ambito tecnologico scientifico, con un occhio di riguardo all’AI, l’Italia non è stata travolta come l’Europa dall’ondata tecnologica. Sebbene l’utilizzo dell’AI e le conoscenze in campo tecnologico siano molto apprezzate dalle aziende, in Italia la fa da padrona la Ricerca. Nel panorama italiano restano infatti in maggiore crescita i titoli per profili accademici e di ricerca.
Laureati triennali e laureati magistrali: fa differenza?
Come precedentemente accennato ai vertici della classifica italiana nell’ambito della crescita delle opportunità lavorative per neolaureati troviamo la Ricerca. Infatti in Italia risultano esserci pochi laureati magistrali rispetto alla media degli altri paesi Europei. Il settore della Ricerca prevede però un percorso ad alta specializzazione costituito da diversi step. Si inizia infatti da una laurea triennale, seguita da una magistrale ed eventualmente un master concludendo con un dottorato di ricerca. Tali figure hanno richieste sempre più in crescita in quanto nel panorama italiano pochi laureati triennali proseguono gli studi. Ciò non significa che i laureati triennali non ottengano opportunità lavorative affini ai propri studi ma è necessario distinguere i due ambiti.
I laureati triennali
La situazione per i laureati triennali nel 2024 si presenta con impieghi in più rapida ascesa. Diversi anche gli ambiti interessati che spaziano dal marketing all’insegnamento. Tra i cinque lavori che crescono di più per questo tipo di lauree troviamo al primo posto il Marketing specialist seguito da Project Manager e Addetto alle vendite. In chiusura della classifica troviamo il Software engineer e l’Insegnante. È inoltre interessante lo sguardo alle zone italiane dove lavorano più laureati triennali. Al primo posto troviamo il capoluogo piemontese. Torino è infatti la città italiana in cui il numero di laureati triennali che trova lavoro cresce più velocemente. Seguono al secondo e terzo posto Roma e Milano.
I laureati magistrali
Per quanto riguarda la situazione italiana in merito ai neolaureati magistrali troviamo opportunità crescenti in ambiti disparati. Le opportunità crescenti variano dalle nuove tecnologie alle professioni più ‘tradizionali’ ma in rapida evoluzione. Troviamo infatti al primo posto tra i cinque lavori in crescita per i neolaureati magistrali l’Ingegnere dell’intelligenza artificiale. Dunque al primo posto una figura legata alle nuove tecnologie e in particolare all’AI seguita dal Responsabile Vendite. Seguono poi tra le maggiori richieste lo Psicologo, l’Architetto e lo Specialista HSE. Qualche differenza dai laureati triennali anche per quanto riguarda le zone in cui cresce la richiesta di laureati magistrali. Al primo posto si classifica la città di Roma seguita non da una metropoli ma dal capoluogo toscano, Firenze. Chiude la classifica la città di Milano.
Conclusione
Dopo aver descritto un quadro generale della situazione lavorativa italiana per i giovani laureati restano alcune domande. Come fa un giovane a orientarsi in un mondo del lavoro sempre più in evoluzione? Come fanno le aziende ad attrarre candidati adatti alle loro richieste? È proprio questo che facciamo in Delta Index cercando di colmare il divario esistente tra aziende e giovani laureati. Sicuramente orientarsi in un mondo del lavoro così vasto e in rapida evoluzione non è facile. Un primo passo per sanare questo divario è una maggiore comunicazione tra aziende e giovani laureati. Una relazione che non deve nascere nel momento in cui le aziende cercano giovani o viceversa. Dal Report Delta Index 2024 si evince che è necessario un dialogo più aperto tra imprese e realtà formative. Inoltre, da parte delle aziende, è consigliabile prestare attenzione al momento della selezione in modo da essere soddisfatti delle nuove assunzioni e non sprecare giovani talenti. Per quanto riguarda i giovani in cerca di lavoro è necessario investire e nello studio e nelle competenze trasversali: sì all’AI ma usandola con cura. È giusto essere aggiornati a livello tecnologico ma le aziende italiane ricercano ancora il lato umano che contraddistingue e rende unico il lavoratore.
Per approfondire il tema del rapporto tra AZIENDE e GENERAZIONE Z collegarsi al sito dell’Osservatorio Delta Index
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