Essere mamme, che faticaccia
Fra lavoro, scuola, amici, cucina

«Inizia la scuola: l’olimpiade delle madri». Già il titolo del primo capitolo di «Le mamme ce la fanno. Storie di donne sempre in bilico tra famiglia scuola e lavoro» (Mondadori) di Elisabetta Gualmini, riassume con efficacia la sfida del ritorno sui banchi dei figli.

«Inizia la scuola: l’olimpiade delle madri». Già il titolo del primo capitolo di «Le mamme ce la fanno. Storie di donne sempre in bilico tra famiglia scuola e lavoro» (Mondadori) di Elisabetta Gualmini, riassume con efficacia la sfida del ritorno sui banchi dei figli: «È qui che le campionesse del multitasking devono affilare le armi».

Uno slalom tra «scuola-sport-amici-compleanni-lavoro-cibo» che richiede energia notevole: da campioni olimpici. L’autrice è una docente universitaria di Scienza dell’amministrazione e Politiche del lavoro, è presidente dell’Istituto Cattaneo ed editorialista della Stampa. In questa occasione abbandona il suo aspetto «istituzionale» per attraversare una zona «privata», raccontata con ironia e disincanto: sfilano le riunioni dei genitori, i pomeriggi a bordo campo alle partite dei bambini, fino al massacro natalizio di saggi, esibizioni canore e rappresentazioni teatrali. Senza l’obbligo un po’ retorico di trovare tutto meraviglioso. Sempre presente una sottile ossessione: essere un genitore adeguato, nonostante tutto.

Un libro più complesso è «Tanta gioia, nessun piacere» di Jennifer Senior (Rizzoli), che mette in rapporto la condizione di genitore con la felicità. Un’analisi interessante, anche nei presupposti: oggi, spiega l’autrice, avere un figlio è una scelta, molto più che in passato. L’autrice cerca di offrire a padri e madri strumenti per conquistare più consapevolezza di sé e del proprio percorso. Alla base l’idea (condivisibile) che questo possa essere fondamentale anche per i figli.

Sabrina Penteriani

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