I bambini? Hanno i superpoteri
Mercoledì Carlotta Jesi parla di dislessia

«Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido».

I bambini che hanno «problemi di apprendimento» legati al mondo variegato della dislessia, sanno bene cosa vuol dire lottare ogni giorno con chi vorrebbe «spingere i pesci ad arrampicarsi sugli alberi», senza rendersi conto di quanto è inutile, doloroso, frustrante. Ne parla in modo allegro, creativo e originale Carlotta Jesi nel suo «I miei bambini hanno i superpoteri» (Sperling & Kupfer): sarà a Bergamo per presentarlo mercoledì 11 ottobre alle 18,30 alla libreria Palomar in un incontro promosso dal Centro Psicopedagogico Tangram. Dialogano con l’autrice Fabio Dovigo dell’Università di Bergamo e Alessandra Galizzi di Centro Tangram. Carlotta Jesi, giornalista e scrittrice, ha fondato e dirige Radiomamma.it ed è madre di due ragazzi dislessici.

«Come ci siamo riusciti? – si chiede all’inizio del libro – Intendo a scherzare sulla dislessia, e a divertirci pure, dopo che ci ha fatto piangere, infuriare, litigare e spendere un sacco di soldi?». Non è una domanda inutile, e lo sa bene chi con la dislessia deve convivere quotidianamente: ci sono tante terapie, ma nessuna ricetta pratica per venire a patti con questa condizione evitando le trappole che la vita sparge sul cammino. Una diagnosi ha un effetto dirompente sui ragazzi e sull’intera famiglia. È complicato capire che non è una condanna, ma solo l’inizio di un percorso accidentato ma comunque ricco. Carlotta racconta la sua esperienza, senza esasperare i momenti difficili (che pure, ovviamente, abbondano).

Mette l’accento sul lato positivo: questi bambini speciali, proprio perché per imparare devono seguire percorsi un po’ diversi e «compensare» abilità che non possiedono, sono straordinariamente creativi, posano sul mondo uno sguardo originale, sviluppano strategie personali per risolvere i problemi, hanno una sensibilità particolare nei confronti delle altre persone. La «ricetta» di Carlotta è stata proprio quella di concentrarsi più sui talenti che sulle difficoltà, e gli effetti sono stati sorprendenti: vale la pena di ascoltare i suoi consigli.

© RIPRODUZIONE RISERVATA