Meraviglie dell’arte
per avvicinarsi al Natale

Ci sono il sonno quieto del bambino, l’abito rosso della Madonna, la luce di una candela che esplode al centro del quadro imprimendosi sull’ombra dello sfondo: l’atmosfera di mistero de «Le Noveauné» di Georges De La Tour, opera del 1648, ora al Museo di Belle Arti di Rennes, la rende oggi una rappresentazione popolare e apprezzata della Natività. Non a caso compare in copertina de «Il Natale nell’arte» (Jaca Book) di Francois Boespflug ed Emanuela Fogliadini, entrambi teologi e storici dell’arte. Un’affascinante carrellata di cinquanta opere, un viaggio nel tempo e nello spazio da Oriente a Occidente, dal quarto secolo agli anni Duemila, dal Sarcofago conservato al Museo di Arles e della Provenza Antica fino ai dipinti di Arcabas degli anni Novanta (con il Polittico dell’infanzia di Cristo custodito al Palazzo Arcivescovile di Malines in Belgio) e «La Natività di Cristo» della pittrice serba Ana Ilic del 2018. Ogni opera è accompagnata da un commento critico, un invito a scoprire il Natale in tutta la sua densità e forza. È una piccola opera d’arte anche «Il frutto del tuo seno» di Fabian Negrin (Donzelli), un libro senza parole. L’artista, di origine argentina, rilegge una storia antica con colori brillanti e forme pastose, che ricordano Gauguin, reinterpretandola con sensibilità contemporanea, con uno speciale messaggio di attenzione e cura al mondo femminile. Ci sono le illustrazioni di Iacopo Bruno, infine, ad arricchire la nuova edizione di un classico di Charles Dickens, «Il canto di Natale» (Rizzoli), con la traduzione sapiente di Beatrice Masini, per scoprire che fa sempre bene ritrovarsi nei panni di Scrooge, almeno una volta all’anno.

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