Pattini e acrobazie
Equilibri e sentimenti

«Era la danza l’attività che più si avvicinava a quel loro modo di planare delicatamente sul cemento, così eterei e aerodinamici». Olimpia e Ruggero, i protagonisti di «Lame» di Gabriele Pedullà (Einaudi) sono affascinati dal pattinaggio: da leggerezza, ritmo e armonia dei movimenti.

Pedullà, docente di letteratura italiana, riesce a riprodurre questa fascinazione con una lingua nitida, musicale, delicata. Al Pincio di Roma in pista c’è «la prima generazione di quarantenni così giovani nell’intera storia dell’umanità» ed è proprio lì che ogni fine settimana si rimettono in gioco equilibri, sentimenti, relazioni, nostalgie.

In «Voli acrobatici e pattini a rotelle a Wink’s Phillis Station» (Bur) di Fannie Flag - celebre autrice di «Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop»- la protagonista, Sookie, è sulla sessantina e non ha velleità sportive, ma scopre inaspettatamente un segreto del suo passato: è stata adottata e la sua vera madre, di origine polacca, era una donna energica e spericolata, che oltre a pattinare (e a fare di questo un simbolo di indipendenza e libertà) era diventata pilota acrobatica e Wasp (Women airforce service pilots). Commedia familiare agrodolce, con intrepidi personaggi femminili.

Vale la pena di riscoprire anche «Sulla superficie della vita mondana come pattini sul ghiaccio» di Whitney Otto (Neri Pozza): tra le pagine del diario della giovane Elodie Parker si trova il sogno di un’eterna giovinezza e di un’esistenza lieve, «dimenticando la realtà…come una zucca vuota che galleggia sulla corrente del fiume». Le eleganti evoluzioni sul ghiaccio diventano metafora di un’illusione fragile ma crudelmente tenace

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