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Lunedì 24 Novembre 2025
Conto termico 3.0: il nuovo incentivo che aiuta i Comuni a riqualificare impianti e serramenti
Dal 25 dicembre cambiano le regole per l’efficienza energetica di scuole, municipi e altri edifici pubblici. Cavagnis di 3C Serramenti: «Il momento giusto per pianificare interventi mirati e ridurre gli sprechi»
Arriva l’inverno, arrivano i termosifoni accesi e, puntuali, tornano le domande su bonus, incentivi e detrazioni. Superbonus, Ecobonus, ristrutturazioni, bonus mobili: l’elenco è lungo e spesso confonde. Tra le misure meno conosciute c’è però uno strumento che a Natale cambia veste e che può fare la differenza soprattutto per scuole, uffici comunali, palestre e altri edifici pubblici: il Conto termico, che dal 25 dicembre diventa Conto termico 3.0.
«È un incentivo di cui si parla poco – osserva Sergio Cavagnis, titolare di 3C Serramenti – ma che per i Comuni e in generale per chi gestisce immobili pubblici può diventare una leva concreta, anche per sostituire i vecchi serramenti e migliorare il comfort di chi studia o lavora in quegli spazi».
Dal 2.0 al 3.0: cosa cambia
Il principio di base resta lo stesso: non si tratta di una detrazione fiscale da recuperare in dieci anni, ma di un contributo in denaro erogato dal Gse a chi realizza interventi di efficienza energetica o di produzione di calore da fonti rinnovabili. Il budget complessivo rimane fissato a 900 milioni di euro l’anno, di cui 400 destinati alle Pubbliche amministrazioni e 500 a privati e imprese.
La novità del 3.0 è l’attenzione ancora maggiore all’insieme «impianto + edificio». Dentro questo pacchetto, oltre a caldaie efficienti, pompe di calore, solare termico e biomasse, entrano a pieno titolo anche gli interventi sull’involucro: cappotti, schermature solari e serramenti ad alte prestazioni.
«Non si guarda più solo alla macchina che produce calore – spiega il titolare di 3C Serramenti che conta tre sedi (Ranica, Treviglio e Brescia) – ma a come quel calore viene trattenuto. Finestre nuove, posate bene, possono ridurre dispersioni, spifferi e rumore. Nelle classi o negli uffici la differenza si sente subito, sia in inverno che in estate».
L’occasione per scuole, municipi e impianti sportivi
Per molti Comuni, soprattutto medio-piccoli, il salto di qualità passa da edifici costruiti tra gli anni Sessanta e Ottanta, spesso ancora con infissi in alluminio freddo o legno non più performante. Il Conto termico 3.0 permette di coprire una parte importante della spesa per la sostituzione dei serramenti, soprattutto quando l’intervento si inserisce in una riqualificazione più ampia.
«È il momento giusto per programmare – sottolinea il titolare di 3C Group, da oltre 30 anni punto di riferimento per la casa grazie non solo alla divisione serramenti ma anche a quella per l’arredo con 3C Arredamenti -. Chi amministra scuole, palestre, biblioteche può iniziare ora a farsi fare diagnosi energetiche, preventivi, verifiche dei nodi tra muro e serramento. Arrivare pronti significa non perdere mesi quando il nuovo schema sarà pienamente operativo». In pratica, l’inverno 2025-2026 può diventare il tempo della programmazione: capire quali edifici intervenire per primi, valutare se abbinare la sostituzione delle finestre ad altri lavori sull’involucro, fissare un ordine di priorità in base alle dispersioni e all’uso degli spazi.
«Chi gestisce scuole e uffici – osserva Cavagnis – ha davanti una buona notizia: con il Conto termico 3.0 non si parla solo di caldaie e impianti, ma anche di finestre, facciate, isolamento. È un’occasione per spendere meglio i soldi pubblici: meno sprechi di energia, più comfort per chi quegli edifici li vive ogni giorno».
La logica è quella di considerare la finestra come un pezzo dell’impianto edificio: non un dettaglio estetico, ma un elemento che influisce su consumi, comfort termico e qualità dell’aria interna. «Due infissi con la stessa scheda tecnica – aggiunge l’esperto – si comportano in modo diverso se il montaggio non è curato. Su scuole e uffici, la vera differenza la fanno i dettagli: niente correnti d’aria sulle spalle di chi lavora al pc, niente banchi vicino alle vetrate dove i ragazzi sentono freddo».
E per i privati cosa cambia?
Per il residenziale privato, il perimetro del Conto termico resta più limitato: il meccanismo continua a essere utilizzato soprattutto per gli impianti (pompe di calore, solare termico, biomasse), mentre per la sostituzione delle finestre di casa restano centrali le detrazioni fiscali dedicate all’efficienza energetica, che il settore attende di veder confermate e stabilizzate.
«Le famiglie – commenta Cavagnis – continueranno in gran parte a muoversi con gli strumenti classici, dalle detrazioni per la riqualificazione agli eventuali bonus che verranno confermati, tra cui il bonus mobili. Ma il ragionamento è lo stesso: oggi un serramento è un investimento energetico, non solo una scelta estetica».
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