Sponsorizzato

L’exit strategy del caro energia? Investire subito nel monitoraggio dei consumi e nell’efficientamento degli impianti

Mariano Manti di FM Automazione: «Abbattiamo i costi con interventi migliorativi che consentono di monitorare gli sprechi e ottimizzare il fabbisogno energetico»

L’autunno si avvicina e mai come prima il caro energia sta pesando come una spada di Damocle sulle aziende. Secondo i calcoli di Confartigianato sono oltre 881 mila le micro e piccole imprese in pericolo a causa dell’aumento dei costi dell’energia. Le attività più esposte alla minaccia del lockdown energetico e addirittura della chiusura sono quelle energy intensive: ceramica, vetro, cemento, carta, metallurgia, chimica, raffinazione del petrolio, alimentare, farmaceutica, gomma e materie plastiche. Gli effetti del caro-energia non risparmiano nemmeno i settori dei servizi, della logistica, del trasporto.

Ma se sui tavoli politici tiene banco il dibattito tra price cap, ricerca di fonti alternative e sanzioni da inasprire o meno, nell’immediato c’è un’altra strada seguire per arginare gli aumenti energetici. Nessun vaso di pandora, sia chiaro, ma una exit strategy che consente di giocare d’anticipo investendo nel controllo dell’efficientamento energetico con interventi finalizzati a monitorare i consumi e quindi a ottimizzare il fabbisogno energetico di luce e gas.

Dal monitoraggio all’analisi dei consumi

Analisi, monitoraggio e report consumi: l’«abc» del risparmio energetico si traduce poi in sistemi in grado di monitorare fisicamente i parametri di funzionamento degli impianti (temperature, portate, pressioni, ecc) per poi raccogliere i dati, analizzarli ed elaborarli, attuando in automatico correttivi e miglioramenti al processo produttivo: «L’efficienza energetica lavora diversamente nei diversi settori di interesse, in particolare in base a quelli che sono gli obiettivi del consumatore e quali sono le sue esigenze di risparmio – spiega Mariano Manti, direttore commerciale e socio insieme a Roberto Fugatti e Renzo Rossi di F.M. Automazione, azienda di Bergamo specializzata da oltre 30 anni nello sviluppo di soluzioni integrate per l’automazione e il controllo di processo utilizzando tecnologie come Plc, Hmi, Scada, DCS -. Si parte sempre da uno studio effettuato con la consulenza di esperti F.M Automazione per capire dove installare i sistemi di monitoraggio (sonde e strumenti d’analisi). Questo approccio consente di avviare un audit dei consumi energetici e quindi un monitoraggio dei consumi reali interni all’azienda per bloccare le perdite di tutte le utility (energia elettrica, aria compressa, gas) che alimentano i reparti produttivi e non solo».

Tutte le aree dove si può ottenere un risparmio e una riduzione dei consumi sono terreno fertile per opere di efficientamento energetico, applicando soluzioni personalizzate in base al settore di utilizzo dell’energia. «In altre parole non si stravolge l’esistente ma si va a migliorarlo con investimenti contenuti che consentono in primis di monitorare il fabbisogno energetico per poi definire gli interventi migliorativi sugli impianti esistenti con ulteriori investimenti tecnologici e l’ottimizzazione dei processi di gestione – prosegue Manti -. Monitorare i consumi significa ridurre le emissioni di CO2, ma si traduce anche in un’ottimizzazione dei parametri ambientali interni dell’azienda: sempre grazie alla raccolta e all’elaborazione dei dati è possibile avere sempre informazioni tempestive su luminosità, temperatura, tasso di umidità, fino a considerare anche la qualità stessa dell’aria indoor».

Tutto sotto controllo

Settori diversi ed esigenze diverse si traducono in impianti personalizzati, come quello realizzato da F.M Automazione per l’Albinoleffe finalizzato a un controllo completo e integrato di tutto il «sistema sportivo».

«Controllare le principali utenze tipiche di questi impianti come illuminazione e condizionamento dei locali, impianti di sicurezza, impianti audio e video, impianti tecnologici, illuminazione terreno di gioco consente di tracciare costantemente i consumi e di individuare tempestivamente le aree più critiche in cui eventualmente è necessario intervenire – sottolinea Manti -. Il sistema è costituito da diversi dispositivi hardware e software che comunicano tra di loro e consentono la gestione e il controllo di vari processi dell’edificio tramite un’unità di controllo centralizzato che consente, ad esempio, di regolare la temperatura all’interno di un ambiente, controllare il sistema di illuminazione in base delle condizioni ambientali, attivare/disattivare impianto di sicurezza e la raccolta e l’esportazione di dati.

«Grazie ad una gestione smart e calendarizzata dell’impianto si può avere una riduzione dei consumi energetici evitando sprechi e riducendo di conseguenza le emissioni nocive per l’ambiente – conclude Manti -. L’automazione e il controllo intelligente di una struttura come uno stadio è fondamentale per monitorare i consumi e, quindi, ridurre le emissioni di CO2, ma anche in una logica di ottimizzazione dei parametri ambientali interni dell’azienda: sempre grazie alla raccolta e all’elaborazione dei dati è possibile infatti avere informazioni tempestive su luminosità, temperatura, tasso di umidità e la qualità dell’aria indoor».

www.fmautomazione.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA