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Visioni e strumenti pratici per coltivatori e consumatori di cereali

L’EVENTO. Il Museo Same di Treviglio ospiterà venerdì 28 novembre un convegno organizzato dalla Cia Agricoltori Italiani Lombardia sulle sfide imminenti che produttori e consumatori di cereali si apprestano ad affrontare. Il presidente regionale Paolo Maccazzola: «Multifunzionalità come chiave del successo»

Si chiama «Innovare per competere: coltiviamo i cereali del futuro» il congresso promosso dall’associazione alla presenza di esperti e rappresentanti d’impresa e che avrà come obiettivo quello di tracciare il quadro che si prospetta per la cerealicoltura nei prossimi anni. Al centro i temi e le problematiche dell’imprenditoria, della valorizzazione della qualità e delle modalità attraverso cui le tecniche sperimentali plasmeranno il modo di intendere i cereali. Un’occasione formativa che mira a fornire visioni e strumenti pratici sia alle tante realtà lombarde del settore che ai consumatori di cereali, i quali prediligono sempre più prodotti sani, da filiera corta e a basso costo. Il convegno è aperto a tutti, previa compilazione di questo form, e al termine della giornata sarà possibile partecipare a un tour all’interno del Museo Same • SDF.

Prospettive di sviluppo per la coltivazione dei cereali

«La Cia Lombardia si è posta il problema di come affrontare la crisi dei prezzi dei cereali, perché dal punto di vista sindacale ci sono pochi strumenti per influire sui mercati, ma come organizzazione abbiamo il compito di dare degli spunti imprenditoriali per fare delle valutazioni» spiega Paolo Maccazzola, agricoltore di Settimo Milanese e dal 2022 presidente della Cia Lombardia. Nonostante l’aumento dei prezzi e un calo della produzione del 7% nel 2024 rispetto al 2023, il mercato dei cereali rappresenta ancora oggi un caposaldo dell’economia agricola con una produzione mondiale di 2425 milioni di tonnellate, di cui 286 sono prodotti dai Paesi dell’Unione europea: di questi, il frumento occupa la fetta più sostanziosa, seguito dal grano, dal mais e dall’orzo. «Ora i cerealicoltori europei si trovano con produzioni che sono delle commodities (materie prime quotate in borsa, NdR) sui cui prezzi si può fare poco. Per questo vogliamo valorizzare la trasformazione e il valore aggiunto del Made in Italy per proporre una visione in grado di affrontare con successo un mercato ampio e concorrenziale. I consumatori chiedono cibo buono, sano e a km 0: ha funzionato con gli ortaggi, ora l’obiettivo è trasformare anche i cereali in un prodotto finito, fruibile e facilmente reperibile direttamente dai produttori».

L’esperienza della multifunzionalità nelle aziende agricole

Un approccio già testato da altre realtà è quello della multifunzionalità, che consiste nell’adottare una visione a tutto tondo su aspetti normativi, di marketing e impiantistici in grado di generare reddito: grazie a essa, in questo settore si è spesso raggiunto l’obiettivo di crescita della forza lavoro, con ampliamento del personale e creazione di nuovi posti di lavoro. «Quando si parla di multifunzionalità ed evoluzione della filiera il vero scopo è coinvolgere tutti: dalla selezione delle varietà più idonee alla trasformazione alla scelta del tipo di cereale in base al cliente finale, fino alla comunicazione di un’agricoltura nuova e fatta meglio che metta insieme progresso scientifico e sperimentazione di nuovi tipi di piante. Questo si intende quando si parla di cereali del futuro», continua Maccazzola prima di rimarcare la vasta selezione di ospiti che saranno presenti al convegno. «Bellissimo avere interventi di professori che portano un punto di vista universitario, ma è fondamentale avere anche esperienze imprenditoriali di chi ha investito nel settore, e magari ha commesso errori che altri, sapendoli, eviteranno. E poi essere ospiti di Same, una realtà bergamasca che esporta trattori in tutto il mondo e che da decenni ha un punto di vista molto attento alla sostenibilità, rafforza la volontà di accorciare le distanze tra produttore e consumatore».

Il programma e gli ospiti

La giornata di venerdì 28 novembre sarà aperta alle ore 9:30 dai saluti istituzionali del sindaco di Treviglio, Juri Imeri, e dell’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi per poi lasciare spazio alle parole di Paolo Maccazzola che darà il via agli interventi, moderati da Paola Santeramo, direttrice Cia Agricoltori italiani Lombardia.
Tra gli ospiti che affronteranno i temi legati ai cereali del futuro c’è Alberto Bellini che tratterà il tema dell’innovazione dell’azienda locale Same - Sdf per lo sviluppo del settore agricolo, a cui seguirà un intervento sulle agrotecniche per la cura delle risorse, la qualità delle produzioni e il reddito dell’agricoltore a cura di Stefano Bocchi, professore in Agronomia dell’Università degli studi di Milano.
Sarà Amedeo Cattaneo, cerealicoltore e presidente Cia degli agricoltori italiani centro Lombardia a parlarci dell’esperienza della cerealicoltura lombarda, mentre i temi legati alla filiera cerealicola saranno centrali nelle discussioni condotte da Gianfranco Teli, il responsabile Cereal dell’Isola e da Pier Carlo Coppo, coordinatore del servizio agronomico Roquette Italia Spa.
Alessandra Marti, professoressa ordinaria in Scienze e tecnologie alimentari dell’Università degli studi di Milano illustrerà i nuovi scenari per la pasta di qualità, seguita da Alberto Parsi, responsabile Pama Parsi Macchine Srl di San Cesareo (Roma) che parlerà della filiera integrata e delle nuove opportunità.
Presenti anche l’Amministratore delegato del Pastificio Felicetti Spa con sede a Predazzo (TN), Riccardo Felicetti, per raccontare la storia del successo della sua azienda. Tra gli altri esempi di imprenditoria virtuosa si presenterà l’Azienda agricola Cirenaica con Sandro Passerini che è anche presidente del Consorzio produttori agricoli Parco del Ticino.
Chiuderanno la giornata gli argomenti scientifici e tecnologici, alla presenza di Alessandra de Seneen, Segretaria generale Insor. Il legame tra innovazione, imprese e mondo cerealicolo, verrà invece affrontato da Mario Mazzoleni, esperto di Management e Strategie aziendali e da Giuseppe Sorrentino, dell’ufficio tecnico Cia centro Lombardia.
I saluti di congedo sono affidati a Cristiano Fini, Presidente nazionale Cia agricoltori italiani.

Si ricorda che per partecipare al convegno va compilato il form e che per avere qualsiasi tipo di informazione si può contattare la Cia Lombardia all’indirizzo e-mail [email protected]

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