Gucci, 50 anni in Giappone
Una capsule a favore di Unesco

Il 2014 segna il 50º anniversario dell’apertura delle porte di Gucci alla clientela giapponese con l’inaugurazione della boutique in Miyuki Street nel quartiere Ginza di Tokyo nel 1964. Per celebrare il compleanno anche una capsule ispirata all’iconico motivo «Flora».

Il 2014 segna il 50º anniversario dell’apertura delle porte di Gucci alla clientela giapponese con l’inaugurazione della boutique in Miyuki Street nel quartiere Ginza di Tokyo nel 1964.

Per celebrare i 50 anni di presenza in Giappone, la maison fiorentina presenterà una serie di eventi ed iniziative commemorativi durante il corso di tutto l’anno. Il rapporto tra Gucci e il Giappone risale agli anni ’40, quando la maison decise di importare, per la prima volta, il bambù giapponese in Italia come soluzione innovativa alla carenza di materie prime nel periodo postbellico.

Gli artigiani curvarono sapientemente il bambù tramutandolo in un manico che applicarono a una borsa a forma di sella che sarebbe diventata nota al mondo come Bamboo bag. Nel 1964, anno delle Olimpiadi di Tokyo, Gucci aprì anche il suo primo negozio in Giappone.

Tra le manifestazioni previste quest’anno c’è «The House of Artisans» che illustrerà, nel mese di marzo, le tecniche artigianali impiegate nelle più iconiche borse, calzature, gioielli e foulard di seta del marchio presso il department store Isetan di Shinjuku. Alcuni laboratori creati esclusivamente per l’occasione ospiteranno gli artigiani italiani di Gucci, offrendo una testimonianza unica della storica tradizione manifatturiera del marchio. Successivamente, la Gucci House of Artisans si sposterà a Gucci Ginza a luglio e a Hankyu Umeda ad Osaka durante il mese di ottobre.

In occasione del primo evento, Gucci presenterà un’esclusiva capsule collection disegnata dal direttore creativo Frida Giannini per celebrare l’importante anniversario. La collezione comprende borse, capi di abbigliamento, foulard, scarpe e gioielli ispirati all’iconico motivo Flora, che fece il suo debutto nel 1966, due anni dopo la prima apertura di Gucci in Giappone. Il 100% del ricavato dalle vendite del foulard, creato per rendere omaggio a quello originario che introdusse per la prima volta la caratteristica stampa floreale, verrà devoluto interamente all’iniziativa «Unesco Association Scholarship - Gucci Scholar».

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