Anatroccoli in difficoltà nella roggia, un nonno tenta di salvarli. Vigili del fuoco in aiuto

TREVIGLIO. L’allarme da un nonno che ha notato gli animali in difficoltà e che, entrato in acqua per soccorrerli, è a sua volta rimasto bloccato.

Il primo a tentare il loro salvataggio è stato un nonno di passaggio che, vedendo questa nutrita schiera di anatroccoli di pochi giorni in difficoltà nelle acque della roggia dei Mulini di via Cavallotti a Treviglio, non ha esitato a entrare nella fredda acqua e cercare di recuperarli. Rendendosi però rapidamente conto che non era un’operazione né semplice né fattibile.

Non solo: è rimasto lui stesso bloccato con i piedi nell’acqua – comunque bassa –, senza più capire come uscirne. Così martedì pomeriggio pomeriggio per recuperare lui e gli anatroccoli sono intervenuti i vigili del fuoco del locale distaccamento: i quali, «armati» della giusta attrezzatura, fondamentalmente una rete da pesca circolare con manico, sono riusciti a trarre in salvo il gruppetto di piccoli volatili poco prima dell’imbocco delle chiuse all’altezza della circonvallazione interna, dove la roggia Mulini diventa interrata e si divide nei diversi canali (la roggia Murena a destra e la Castolda a sinistra) che – purtroppo ormai da tempo non più visibili dall’esterno – portano l’acqua in tutti i fossati dell’abitato trevigliese.

Recuperato sia nonno sia anatroccoli

Gli anatroccoli erano in evidente difficoltà: la corrente, benché non forte, li stava appunto trascinando verso l’imbocco delle chiuse. Se vi fossero finiti dentro, probabilmente non sarebbero sopravvissuti. Quando ormai non riuscivano più nemmeno a nuotare indietro, prima l’anziano ha tentato di soccorrerli e poi i vigili del fuoco, che hanno recuperato sia gli anatroccoli sia il nonno, aiutato a uscire dalla roggia, che scorre a poco più di un metro sotto il livello della strada.

Si tratta tra l’altro di una delle storiche rogge di Treviglio: derivata all’origine dalle «Bocche del Brembo», tra Pontirolo Nuovo e Brembate, la Mulini attraversa tutta la campagna a nord di Treviglio e l’attuale quartiere chiamato appunto «Zona Nord», dove nei decenni passati alimentava vari mulini. Tra questi, anche quello situato proprio nel punto più a sud di via Cavallotti, ora in disuso, dove il canale – dopo un tratto scoperto utilizzato come set da Ermanno Olmi per ricostruire una scena ambientata tra i Navigli milanesi nell’Albero degli zoccoli – finisce appunto sottoterra, destino purtroppo toccato a buona parte delle rogge che avvolgono l’antico nucleo storico della città, un tempo invece scoperte come ancora oggi a Cologno al Serio o Romano. Quanto agli anatroccoli, sono stati affidati a un allevatore. Lontano dai pericoli delle rogge.

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