Basella in festa per l’anniversario dell’Apparizione

Urgnano. Lunedì 10 aprile l’appuntamento in occasione del ricordo degli eventi del 1356. La processione partirà alle 9 dalla chiesa parrocchiale del capoluogo.

La comunità di Urgnano si prepara a festeggiare, lunedì 10 aprile, il 667° anniversario delle apparizioni della Madonna della Basella. Le due apparizioni mariane, avvenute l’8 e il 17 aprile del 1356, da tradizione vengono infatti festeggiate ogni Lunedì dell’Angelo. E anche quest’anno il fulcro della ricorrenza sarà la lunga processione che partirà alle 9 dalla chiesa parrocchiale del capoluogo.

Messa e bancarelle

Dopo aver percorso quasi quattro chilometri, il corteo raggiungerà il Santuario della frazione dove, nella cripta sotto l’altare, è custodito il simulacro ligneo realizzato nel 1870 dallo scultore Luigi Carrara, che viene portato in processione ogni cinque anni (l’ultima volta è stata nel 2021 per il centenario dell’Incoronazione, la prossima sarà nel 2026 per il 670° dell’apparizione). Alle 10,30 ci sarà la Messa presieduta da don Stefano Bonazzi, parroco di Urgnano e rettore del Santuario, e concelebrata con gli altri sacerdoti della parrocchia e i padri Passionisti. Per tutta la giornata, come da tradizione, le strade di Basella saranno colorate dalle bancarelle, la pesca di beneficenza nel cortile della scuola dell’infanzia e il luna park nel parcheggio adiacente il viale del cimitero.

Il raccolto distrutto

La storia delle apparizioni narra che nella notte dell’8 aprile del 1356 una copiosa brinata distrusse l’intero raccolto, unica fonte di sostentamento per la popolazione. La mattina seguente la quindicenne Marina Casone, recandosi nei campi e vedendo il disastro, si disperò invocando a gran voce la Madonna. Le apparve così una Signora sontuosamente vestita con un bambino per mano la quale, consolando la ragazza, le disse: «Nessun danno ne verrà al raccolto ma esso sarà superiore a quello degli altri anni». Nella seconda apparizione, il 17 aprile, quella Signora si presentò come «la Madre di Dio, apparsa per la tua consolazione e quella dei tuoi conterranei».

© RIPRODUZIONE RISERVATA