La stazione ferroviaria di Calcio terra di nessuno, come discarica - Foto

Ambiente L’edificio, che si trova sul territorio di Cividate, è completamente chiuso. Il terreno circostante è disseminato di rifiuti. Comune e Rfi pronti a installare un sistema di videosorveglianza. E a cambiare nome.

Immondizia di vario genere, lamiere, pannelli di lana di vetro fino anche a elettrodomestici abbandonati . È lo scenario intorno alla stazione ferroviaria di Calcio che si trova nei confini di Cividate e che sembra sempre di più un luogo di nessuno (complice anche l’edificio con la sala d’aspetto completamente chiuso, con porte e finestre sbarrate, e i vicini stabili di servizio completamente diroccati).

La stazione di Calcio è terra di nessuno, una discarica a cielo aperto

Ormai da tempo si sta discutendo dell’installazione di 17 telecamere di videosorveglianza nel parcheggio di interscambio oltre al sottopasso pedonale , che potrebbero alzare il livello di sicurezza del posto (e evitare anche l’abbandono indiscriminato di rifiuti).

Fra Comune e Rfi (Rete ferroviaria italiana) il clima di collaborazione è totale . Tanto che il tutto è stato messo nero su bianco in un apposito protocollo d’intesa. Fino ad ora, però, non si è riusciti a ottenere un risultato concreto e così quella di Calcio continua ad apparire una stazione in disuso (sebbene sia invece attiva).

Sentita in merito, Rfi ha ribadito il suo impegno: «Il Consiglio comunale di Cividate – affermano dall’ufficio stampa della società ferroviaria – ha approvato il protocollo d’intesa fra Comune e Rfi in cui è previsto che l’impianto con le telecamere verrà realizzato dall’ente locale. Dal canto suo Rfi si impegna a fornire i materiali necessari per la realizzazione dell’impianto di video-sorveglianza previsto nel parcheggio di interscambio».

L’impianto con 17 telecamere verrà realizzato dal Comune

Tutto confermato dal sindaco di Cividate Gianni Forlani , il quale, però, non può non costatare che, nel frattempo, alcune zone della stazione continuano a essere utilizzate come una discarica: «Fino a quando non procederemo con l’installazione delle telecamere – afferma– la situazione non potrà cambiare». «L’ultimo dirigente di Rfi con ci siamo confrontati – spiega ancora Forlani – ci ha detto di mandargli un aggiornamento del progetto dell’impianto di video-sorveglianza. E poi anche il preventivo dei costi in base ai quali Rfi deciderà se acquistare le telecamere dai suoi fornitori oppure permettere a noi di procedere con l’acquisto, che poi ci rimborserà. L’importante è cercare di arrivare a concludere . È da anni ormai che siamo in ballo».

Da Rfi è arrivata poi piena disponibilità a un’altra richiesta del Comune , ossia cambiare il nome della stazione di Calcio in «Calcio-Cividate»: l’obbiettivo è meglio identificare l’area dove si sono insediati i grandi complessi logistici di Amazon, a Cividate , e della catena di discount Md, a Cortenuova: sono quindi molti i lavoratori che potrebbero aver necessità di raggiungere in treno questi luoghi di lavoro: «In merito al cambio di nome – affermano ancora dall’ufficio stampa – Rfi è disponibile ad avviare interlocuzioni con l’amministrazione comunale per fornirle tutte le informazioni in merito».

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