L’odissea da Romano ad Ardesio
Per 60 km anche due ore in auto

I lettori del sito internet de L’Eco di Bergamo continuano a raccontare le loro storie di pendolari in auto. Stavolta il protagonista è un automobilista che viaggia sulla tratta tra Romano di Lombardia e Ardesio. Scrivi anche tu le due peripezie alla redazione web

«Buongiorno, vorrei riportarvi la mia esperienza, da oltre 5 anni percorro tutti i giorni la strada da Ardesio a Romano di Lombardia. Tralasciando i primi 15 o 20 chilometri di strada (che comunque hanno le loro grosse difficoltà iniziando dal pericolosissimo tratto da Ponte Selva a Ponte del Costone spesso teatro di incidenti che bloccano la strada in quanto senza vie alternative), arriviamo all’altezza della Promatech dove inizia l’immancabile coda per il semaforo di Colzate (sono stati spesi un sacco di soldi per le due rotonde, a valle e a monte del semaforo, ma il semaforo non si spegne e si costringe una valle intera a stare quotidianamente in coda per non far percorrere un minuto di strada in più a chi da Colzate sale la valle)».

«Superato il semaforo si viaggia per un chilometro e inizia, all’altezza del bivio per la Val Gandino, la coda per l’ingresso in superstrada a Cene e l’imbocco di Gazzaniga. Si viaggia per i primissimi km della supestrada poi coda per le due gallerie di Albino (spesso con brusche frenate per i non abituati in quanto si trovano le auto ferme in curva in galleria). All’altezza dell’entrata di Albino ogni mattina il triste siparietto degli automobilisti che, per guadagnare un minuto, escono per rientrare dalla rampa di accesso e superare quindi gli automobilisti disciplinati in fila (ma possibile che non si possa mettere un vigile ogni tanto?)».

«Superato Albino, inizia la coda per entrare in galleria che soprattutto da questo autunno è spesso chiusa per code con il semaforo rosso (e le auto che decidono di passare lo stesso sperando pericolosamente le auto ferme in attesa del verde: ho un bel video realizzato una mattina in cui si è fermata la polizia stradale per fermare il grave fenomeno). Da qui il punto interrogativo già illustrato da diversi lettori: 20, 30 o 40 minuti per arrivare all’asse interurbano percorrendo la Montenegrone. Qui, passato lo svincolo per l’autostrada, il traffico diventa più fluido (sono contro corrente) e in 25 minuti raggiungo Romano dopo circa un ora e mezza di strada che spesso si allunga anche oltre le due ore. Per circa 60 km».

«Da dove iniziare per migliorare? Abbiamo talmente tanti problemi che la rassegnazione prende il sopravvento... Grazie e buona giornata»

Lettera firmata

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