Omicidio di Palosco, un’altra condanna
Ventitrè anni e mezzo a un indiano

Accusato di essere il mandante dell’assassinio di Ammandeep Singh, 22 anni, ucciso nel 2017 da una pallottola partita dalla pistola che i rivali del «Taigar Grup» avevano portato con sé in un rimbalzo di raid punitivi tra bande che andava avanti da mesi. È il sesto verdetto di colpevolezza emesso per questa vicenda.

È stato condannato nella serata di oggi, mercoledì 5 giugno, Sandhu Bhupinderejeet Singh, 28 anni, detto Jonny, considerato il mandante dell’assassinio di Ammandeep Singh, ucciso a Palosco due anni fa. La Corte d’assise presieduta da Antonella Bertoia ha inflitto al giovane 23 anni e 6 mesi di reclusione per concorso in omicidio, ricettazione e detenzione d’arma da fuoco. Il pm Emanuele Marchisio ne aveva chiesti 25.

Ammandeep Singh, indiano di 22 anni, morì il 10 settembre 2017 sul balcone di casa a Palosco, colpito da una pallottola partita dalla pistola che i rivali del «Taigar Grup» (il nome da una foto sui social con i membri in posa con mazze da cricket, asce e mannaie) avevano portato con sé in un rimbalzo di raid punitivi tra due bande che andava avanti da mesi.

Cinque le condanne con rito abbreviato fino a oggi pronunciate, con pene per oltre 60 anni di reclusione per cinque componenti del gruppo. Hardeep Singh, detto Deepa, è stato condannato come esecutore materiale (14 anni e 8 mesi), ma Jonny è ritenuto il mandante dell’uccisione. Altri quattro sono già stati condannati: Baksish Singh, detto Prince (11 anni e 4 mesi); Hardeep Singh detto Happy e Amanpreet Singh detto Aman (ciascuno 9 anni e 4 mesi); e Harpinder Lally (12 anni).

Ammandeep Singh, assistito dagli avvocati Stefania Amato e Matteo Brunori, si è sempre proclamato innocente. Ora sarà valutata la strada dell’Appello.

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