Uccise un rom nel camper a Calcio
Il pm chiede 34 anni in totale per Costelli

Uccise il 43enne rom Roberto Pantic e per l’omicidio il pm Carmen Pugliese, nell’udienza preliminare di venerdì 20 novembre, ha chiesto per Roberto Costelli, 39enne di Calcio, 30 anni di carcere. Più altri 4 per reati di droga.

Da dove ha sparato? E soprattutto da quale distanza? Le risposte a queste domande erano diventate fondamentali per chiarire il caso di Costelli, assistito dall’avvocato Pasquale Silvestro e in carcere da marzo di quest’anno per l’omicidio in paese del rom. Accusa e difesa erano infatti giunte, attraverso i loro rispettivi consulenti balistici, a conclusioni diametralmente opposte.

La battaglia che si svolta nel corso della discussione del rito abbreviato era stata anticipata nello scorso ottobre nel confronto tra le relazioni e le deposizioni dei due consulenti. In particolare per l’accusa, sostenuta dal pm Pugliese, i sette colpi di pistola verso i camper della famiglia Pantic sarebbero stati esplosi da Costelli a distanza piuttosto ravvicinata: il perito balistico Matteo Longhi, colonnello dei carabinieri del Ris, aveva fissato infatti la distanza in circa tre metri, non di più.

Ben diversa invece la posizione del consulente incaricato dal difensore dell’imputato, il generale Romano Schiavi, già comandante dell’Arsenale militare di Brescia ed esperto di armi: i colpi, in base ai calcoli effettuati, sarebbero stati esplosi da una distanza compresa tra i venti e i trenta metri, da una collinetta nelle vicinanze, a poca distanza anche dal Naviglio cremonese che scorre vicino all’area.

Si tratta di una differenza sostanziale secondo il difensore, che proprio per evidenziare questo elemento, aveva chiesto e ottenuto di procedere con il rito abbreviato condizionato a sentire il consulente. La tesi che è prevalsa stamattina è evidentemente quella del pm. Il giudice dell’udienza preliminare Raffaella Mascarino darà la sua sentenza il 18 dicembre.

Nel frattempo Costelli, resta in carcere, dove si trova dal giorno del fermo. Secondo l’accusa avrebbe volontariamente sparato sette colpi con al sua pistola Taurus 357 magnum, la notte del 22 febbraio di quest’anno, contro i due camper dove Roberto Pantic dormiva in quel momento con la famiglia: la moglie e i dieci figli. Sei proiettili erano fortunatamente andati a vuoto, mentre l’ultimo aveva colpito alla testa Roberto Pantic, uccidendolo. Costelli era stato rintracciato solo alcuni giorni dopo e sottoposto a fermo: in carcere aveva spiegato che la sua intenzione era solo quella di spaventare, non di ferire o tantomeno uccidere qualcuno, tesi che per la difesa verrebbe confermata dalle conclusioni del consulente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA