Acqua, scattano i rincari in Pianura
Conguaglio in bolletta per 15 paesi

Nell’area di Cogeide aumento medio del 12%. La società: «Inevitabile, da sette anni nessun ritocco». Nuove fasce di consumo: chi vive solo pagherà di più.

Sono in arrivo in 15 paesi della Pianura le bollette dell’acqua di Cogeide (la società che gestisce il servizio idrico integrato) in cui si inizieranno a sentire gli effetti dell’aumento del 12% delle tariffe a cui il Consiglio provinciale ha dato a fine anno il via libera. Aumento che è retroattivo: è stato calcolato che una famiglia media di tre-quattro persone, riceverà una bolletta più pesante di circa 15-20 euro. Una volta che li avrà pagati avrà regolarizzato la sua posizione per il 2019.

«L’adeguamento previsto – affermano da Cogeide – sconta il mancato aggiornamento delle tariffe negli ultimi sette anni. Per venire comunque incontro all’utenza, in occasione della bolletta di conguaglio è stato previsto un prolungamento dei termini di pagamento rispetto ai consueti standard». Va inoltre detto che questo 12% di aumento non riguarderà indistintamente tutti gli utenti, ma è solo una media degli aumenti che verranno applicati in base al consumo. Dal primo gennaio, infatti, sono anche state introdotte delle fasce di consumo diverse rispetto a quelle in base a cui fino all’anno scorso si era pagato e «che – afferma Pierangelo Bertocchi, presidente dell’Ato (l’ente a cui spetta verificare se le variazioni di tariffe richieste dalle società gestori siano motivate) – erano più penalizzanti per le famiglie numerose».

Chi consumava all’anno fino a 80 metri cubi pagava la tariffa agevolata di 0,27 euro al metro cubo; chi fra 81 e 120 la tariffa base di 0,53; chi andava oltre 0,96. Ora nei 15 paesi (Arzago, Bariano, Brignano, Calvenzano, Canonica, Caravaggio, Casirate, Fara d’Adda, Fornovo, Misano, Morengo, Mozzanica, Pagazzano, Pontirolo e Treviglio) di cui Cogeide gestisce il servizio idrico integrato sono entrate in vigore delle fasce di consumo che invece penalizzano (anche se complessivamente parliamo di cifre non elevate) di più coloro che vivono da soli: «Per costoro – affermano da Cogeide – l’aumento oscillerà infatti fra il 15-20% che invece scenderà fra il 5-8% (da qui appunto la media del 12%, ndr) per le famiglie di 3-4 persone che mediamente consumano all’anno fra i 150-200 metri cubi (un metro cubo è pari a mille litri)». Il limite del consumo per la tariffa base è stato infatti aumentato da 120 a 155 metri cubi l’anno. Per chi consumerà di più, inoltre, non verrà subito applicata la tariffa massima perché se rimarrà sotto il consumo di 205 metri cubi pagherà 0,92 euro al metro cubo.

Una volta ricevuta la bolletta contenente il conguaglio, ne arriverà un’altra con un modulo in cui verrà chiesto di quanti componenti è costituita la famiglia. È finalizzata a un altro sistema tariffario che, come disposto dall’Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambienti), Cogeide (oltre a Uniacque che è il gestore provinciale ) dovrà applicare dal 2022. Chi lo desidera, comunque, può già adottarlo. Basta che ne faccia esplicita richiesta. Il principio è che si pagherà in base al numero dei componenti e per le famiglie numerose verranno applicate tariffe ancora più agevolate. Ad esempio, per le famiglie di cinque persone si pagherà la tariffa agevolata di 0,30 euro al metro cubo fino a 92 metri cubi all’anno. La tariffa base di 0,60 fino a 192 metri cubi all’anno. Poco di più, 0,92, fino al consumo di 242 metri cubi. A seguire 1,07 e 1,27 per i consumi fra 243 e 292 metri cubi e da 293 in poi.

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