Banda dello spray, furti al Bolgia
Poi la fuga in taxi senza pagare

La notte tra il 24 e il 25 aprile due ragazzi della «banda dello spray» erano alla discoteca Bolgia di Osio Sopra, e proprio quella sera sono stati consumati dei furti.

Con loro c’era anche una ragazza che non fa però parte dei sette arrestati per la strage dell’8 dicembre a Corinaldo, nella discoteca Lanterna Azzurra piena di ragazzini che aspettavano Sfera Ebbasta: lo spray della gang scatenò il panico e morirono cinque ragazzi e una mamma, schiacciati dalla calca. La banda, hanno ricostruito i carabinieri di Ancona, ha continuato a commettere furti e rapine in discoteche e locali di mezza Italia, spostandosi persino a Disneyland Paris. Quella banda ora, sei rapinatori tra i 19 e 22 anni tutti residenti nel Modenese, è finita in carcere con la pesante accusa di omicidio preterintenzionale. In cella anche il ricettatore di fiducia dei sei, un 65enne. Nonostante i morti di Corinaldo la banda ha ripreso l’attività appena due mesi dopo, un business criminale da 15 mila euro al mese. Sono circa 60 le rapine che vengono addebitate ai sei, in nove regioni italiane e all’estero.

La notte tra il 24 e il 25 i carabinieri hanno accertato la presenza di due ragazzi e una ragazza al Bolgia: «Lo spray non l’hanno spruzzato perchè da noi i controlli sono stringenti – spiega il titolare Tonino Vecchi – . Non ricordo se abbiano rubato, certamente nulla di eclatante altrimenti lo avrei saputo. Magari i derubati sono andati a sporgere denuncia il giorno dopo ai carabinieri o in questura, questo non posso saperlo. Sono contento che questa banda sia stata presa, quando succedono questi episodi tutto il mondo della notte viene denigrato e anche noi gestori siamo sconfortati. Faccio questo lavoro da anni ma non riesco più a capire i comportamenti di questa gioventù».

Dopo essere usciti dal Bolgia, alle 6 del mattino, i tre hanno pure preso un taxi fino alla stazione di Bergamo, fuggendo senza pagare la corsa. Altri due episodi che riguardano la nostra provincia sono finiti nell’ordinanza del gip di Ancona: la notte tra il 5 e il 6 aprile due degli arrestati della «banda dello spray» (diversi da quelli presenti al Bolgia) e un terzo ragazzo sono alla discoteca Setai di Orio al Serio: in questo caso sono in corso accertamenti per verificare la consumazione di furti. La notte tra il 12 e il 13 luglio gli stessi tre che erano stati al Bolgia sono visti al Fabric ex Reggiani di Bergamo. I due ragazzi erano dentro e la ragazza li aspettava fuori. «Siamo stati chiamati dai carabinieri ma non mi risultano furti quella notte – dichiara Paolo Morandi, uno dei gestori –. C’è stato solo il furto di una collanina di scarso valore, circa 10 euro, a un ragazzo. Ma non credo che sia stata opera loro. Fortunatamente non ci sono mai capitati problemi con lo spray al peperoncino, altrimenti avremmo subito denunciato il fatto ai carabinieri».

Secondo il gip di Ancona «si tratta di persone dedite in maniera stabile, professionale e costante al compimento di condotte predatorie di ogni tipo. Per frequenza e serialità le azioni delittuose poste in essere esprimono in maniera inequivocabile un sistema di vita polarizzato, esclusivamente o quasi, sulla commissione di reati».

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