Bergamo aspetta il Presidente
La Messa da Requiem, dove guardarla

Mattarella arriva domenica 28 giugno alle 20,25 nella nostra terra martoriata. la cerimonia in diretta anche qui e su Bergamo Tv al Cimitero Monumentale, alla presenza di 243 sindaci della Bergamasca.

È il giorno della preghiera e del saluto, l’ultimo, alle tante persone che ci hanno lasciato in questi mesi così tragici per la provincia di Bergamo. Una terra lacerata, piegata dal coronavirus, oggi pronta a rialzarsi con la forza della solidarietà. L’Italia intera si è commossa di fronte alle immagini iconiche e strazianti arrivate dal fronte più nero dell’epidemia. La stessa Italia, stasera, sarà al cimitero monumentale nello sguardo umano del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e nel tricolore che cingerà le spalle dei 243 sindaci bergamaschi.

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Il Capo dello Stato assisterà all’esecuzione della Messa di Requiem di Gaetano Donizetti. Una preghiera in musica che il compositore bergamasco scrisse nel 1835 per la morte di Vincenzo Bellini. Eseguita per la prima volta nella basilica di Santa Maria Maggiore il 28 aprile del 1870, centocinquant’anni dopo risuonerà per le seimila vittime bergamasche strappate alle loro famiglie.

Musica che lenisce il dolore della perdita e degli addii mancati a causa delle misure imposte per combattere la pandemia. La chiesa di Ognissanti, all’interno del cimitero, in quei terribili giorni di marzo ha custodito le salme di centinaia di bergamaschi morti negli ospedali, trasportate con i mezzi militari senza il conforto della carezza dei propri cari. Immagini che qualcuno ha già dimenticato in questo Paese che ha fretta di ripartire. Anche per questo motivo - per non dimenticare - l’evento di stasera è un momento storico.

Il presidente Sergio Mattarella aveva manifestato la volontà di rendere omaggio alle vittime bergamasche durante un colloquio telefonico con il sindaco Giorgio Gori.

Da quel momento è nata l’idea di organizzare una cerimonia speciale, una commemorazione per ricordare chi non c’è più. Le misure di sicurezza impongono l’assenza di pubblico, anche se tutti potranno partecipare all’evento grazie alla diretta di Rai Uno e Bergamo TV.

Le sedie che già da qualche giorno sono comparse, rigorosamente distanziate, nel piazzale antistante il cimitero accoglieranno i 243 primi cittadini a rappresentare tutta la popolazione.

Per il sindaco Giorgio Gori «il Requiem davanti al cimitero monumentale è l’abbraccio che è mancato alle troppe vittime bergamasche del virus e alle loro famiglie. E attraverso il Presidente Mattarella, della cui presenza siamo onorati e grati, è come se tutta l’Italia si stringesse a Bergamo». Il presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli spiega che «la presenza di Mattarella è un grande segno di attenzione dello Stato alla tragedia che ci ha colpiti. Sarà un conforto per tutte quelle persone che hanno perso i loro cari. Sento che questo è il modo con cui il presidente vuole rivolgere un grazie ai medici, agli infermieri e al mondo del volontariato. Tutti si sono impegnati ogni momento nella lotta a questo male terribile. Anche aver invitato i sindaci rappresenta un ringraziamento: i primi cittadini si sono messi completamente a disposizione dei loro cittadini. Spero che la presenza del presidente contribuisca a sopire anche le polemiche sulla gestione dell’emergenza».

Il programma della cerimonia

L’aereo presidenziale atterrerà alle 20.25 all’aeroporto di Orio al Serio, dove il Capo dello Stato sarà accolto dal prefetto di Bergamo Enrico Ricci. All’arrivo al cimitero monumentale Mattarella sarà accolto dal presidente della Regione Attilio Fontana, dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori e dal presidente della provincia Gianfranco Gafforelli.

Nella chiesa di Ognissanti, prima di deporre la corona di fiori ai piedi della lapide in memoria delle vittime del Covid-19, il presidente saluterà il vescovo di Bergamo monsignor Francesco Beschi, il presidente del Consiglio comunale Ferruccio Rota, l’assessore ai Servizi cimiteriali Giacomo Angeloni, il presidente della Fondazione Teatro Donizetti Giorgio Berta ed Ernesto Olivero, fondatore del Sermig, accompagnato dal tre giovani del Servizio Missionario Giovani. Sulla lapide è stata incisa una poesia scritta da Ernesto Olivero, che verrà letta da una volontaria del Sermig.

Sergio Mattarella terrà un breve intervento alle 20.50, subito dopo l’inno nazionale. Seguirà poi il brano «Addio ai monti», tratto da I promessi sposi di Alessandro Manzoni, letto da Francesco Micheli, direttore artistico della Fondazione Teatro Donizetti. A dirigere l’orchestra composta da oltre cento elementi ci sarà Riccardo Frizza, direttore musicale del Festival Donizetti Opera. Il cast di interpreti è di fama internazionale: Eleonora Buratto (soprano), Annalisa Stroppa (mezzosoprano) e Piero Pretti (tenore). Protagonisti della cerimonia saranno il coro e il primo dei due bassi, Alex Esposito. Il rientro a Roma del presidente Mattarella è previsto alle 22.45 dopo il saluto alle autorità.

Un programma sobrio, ma denso di emozione come l’abbraccio che il Capo dello Stato vuole rivolgere a tutti i bergamaschi.

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