Bergamo, scuole pronte a riaprire
Esami di recupero per 9.200 studenti

Sono le prime avvisaglie che le vacanze stanno per finire e che è quasi ora di tornare sui banchi di scuola: gli ultimi giorni d’agosto e i primi di settembre, per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, fanno rima con esami per il recupero del debito.

Quest’anno nella Bergamasca riguardano circa 9.200 studenti, il 25% di coloro che nello scorso anno scolastico erano iscritti alle classi dalla prima alla quarta.

Una media in linea con quella regionale, ma in lieve calo rispetto allo scorso anno scolastico, quando le sospensioni di giudizio riguardavano circa il 26% degli studenti iscritti dalla prima alla quarta. Anche per quanto riguarda le sospensioni di giudizio la Lombardia si conferma una delle regioni più severe d’Italia, con una percentuale di rimandati seconda solo a quella della Sardegna (26,7%), ma ben distante dalle percentuali fatte registrare in Puglia (14,4%), Calabria (15,4%) e Sicilia (16,5%). Percentuali che variano a seconda del percorso di studi preso in analisi: il maggior numero di «seconde possibilità» vengono date all’interno dei percorsi tecnici (in Lombardia il 29,8% di coloro che nel 2018/19 frequentavano un tecnico hanno ottenuto almeno un debito), seguiti dai licei (dove la percentuale si attesta al 23,8%) e, infine, dai professionali, con il 17,7% di rimandati.

Dopo i corsi di recupero di fine giugno e di agosto, organizzati dalle singole scuole, e dopo giornate di studio estivo e di ripetizioni, è l’ora della «resa dei conti»: a partire da oggi in molti istituti di città e provincia iniziano le prove di recupero, che dureranno per una settimana circa. E non è un caso parlare di «conti»: tra le materie che fanno registrare le maggiori difficoltà (e il maggior numero di sospensioni di giudizio) c’è matematica, trasversale a ogni indirizzo di studi; le fanno compagnia latino, fisica, inglese e, a seconda dell’indirizzo di studi di ognuno, le materie caratterizzanti i singoli percorsi. Se la percentuale di studenti con debito rimane pressoché in linea rispetto a quanto registrato negli anni scorsi, quest’anno qualcosa è cambiato: il numero di studenti coinvolti negli esami rimane pressoché invariato, ma diminuiscono coloro che si presenteranno a scuola per sostenere la prova in più di una materia.

Alla fine dello scorso anno scolastico infatti erano state le stesse scuole superiori a evidenziare un’inversione di rotta: il numero totale di studenti con debito si manteneva invariato rispetto allo storico, ma era in deciso calo il numero di coloro rimandati in più di una materia. Il calo è stato soprattutto relativo alle sospensioni di giudizio con tre materie da recuperare (il numero massimo di insufficienze «consentite» a fine anno) che corrispondeva a una mole significativa di lavoro estivo da compiere per recuperare tutti i debiti. Uno studio che, a volte, non dava i suoi frutti: così a fine anno 2018/19 le scuole hanno scelto di dare giudizi più netti, hanno bocciato qualche studente in più e ora sperano di veder la maggior parte dei ragazzi destreggiarsi al meglio con i recuperi di questi giorni. Anche se, storicamente, sono davvero pochi i ragazzi che non riescono a superare questo primo scoglio del nuovo anno scolastico: le percentuali di promozione che vengono registrate per questa tipologia di esami superano (in molti casi anche agevolmente) il 90% del totale.

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